Bologna: non le cambiano il cellulare e lei distrugge il negozio, arrestata

Pubblicato il 2 Settembre 2010 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

Infuriata perchè il telefonino appena acquistato non funzionava bene, si è presentata nel negozio e lo ha letteralmente devastato, mandando anche al pronto soccorso la titolare e la commessa. Protagonista della scenata, avvenuta mercoledì nel punto vendita Wind di via Indipendenza nel centro di Bologna, è una quarantaduenne di origine romena, Matilde Colasanto, già nota alle forze dell’ordine.

Lo scatto d’ira le è costato l’arresto per danneggiamento aggravato e una denuncia per lesioni personali e ingiurie. La donna si è presentata verso mezzogiorno, lamentando problemi al cellulare Lg comprato pochi giorni prima insieme a una scheda sim. Nel negozio c’erano la direttrice, una bolognese di 38 anni, e una commessa, una trentunenne di Taranto.

Dopo alcune verifiche le hanno spiegato che il telefono sembrava funzionare e che comunque, avendo già effettuato oltre due ore di chiamate, non era più possibile per l’esercente sostituire l’apparecchio, poichè il limite è di 15 minuti. L’unica possibilità era dunque portarlo in garanzia all’assistenza autorizzata.

Insoddisfatta, dal negozio la donna ha telefonato al servizio clienti Wind, senza ottenere evidentemente la risposta sperata: durante la chiamata, dopo avere litigato con gli addetti del call center, ha lanciato l’apparecchio addosso alla commessa, cominciando a insultarla. Era solo l’inizio della sua reazione violenta: come una vera furia, la quarantaduenne ha scaraventato a terra quattro computer e il terminale Pos del bancomat, graffiato due maxischermi Lcd appesi alle parenti, poi ha strappato alcuni cavi elettrici dal muro e li ha usati come una frusta per colpire le due negozianti.

Altri clienti hanno tentato invano di calmarla, fino all’arrivo della polizia, che l’ha bloccata e portata prima in questura e poi in carcere. Direttrice e commessa, spaventate e leggermente contuse, si sono fatte accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per accertamenti. La romena, che ha vari precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, era uscita dal carcere nel maggio scorso.