Le galassie nane sono come Matrioske, avvolte in una sfera di materia oscura

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Effetto 'Matrioska' anche per le galassie nane che sono avvolte da una sfera di materia oscura come succede alle galassie piu' grandi. Lo ha scoperto uno studio coordinato dal cosmologo Paolo Salucci della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste pubblicato sulla rivista Monhtly Notices della Royal Astronomical Society.

La scoperta, secondo gli esperti mette in discussione la validita' del Modello Standard, che descrive sia la materia che le forze dell'Universo, e spiega perche' anche nelle galassie piu' piccole, come in quelle piu' grandi, si riscontra un moto anomalo delle stelle la cui velocita di rotazione non decresce all'aumentare della distanza dal centro galattico, a causa degli effetti gravitazionali della componente misteriosa dell'universo.

I ricercatori hanno misurato la distribuzione della luce e la velocita' di un migliaio di stelle nelle galassie nane piu' vicine alla Via Lattea. Sono sei nane dalla forma sferoidale, si chiamano Draco, Sextans, Carina, Leo I, Leo II e Sculptor, distano dai 30 ai 100 mila anni luce e orbitano intorno alla Via Lattea, attratte dal suo campo gravitazionale. Questi dati hanno permesso di scoprire che l'alone di materia oscura che circonda queste galassie non e' caratterizzato da un picco di densita' al centro ma e' una sfera a densita' costante e omogenea.

Il fenomeno osservato, spiegano gli esperti, e' da attribuire al fatto che in ogni galassia la popolazione delle stelle e' immersa in un alone di materia misteriosa di cui subisce gli effetti gravitazionali. Come conseguenza, le stelle manifestano un moto anomalo, riconducibile agli effetti gravitazionali della materia oscura invisibili.

''Grazie alle nostre osservazioni abbiamo riscontrato un 'effetto matrioska': la materia invisibile che avvolge le piccole galassie e' una sfera a densita' costante e omogenea, del tutto simile a quella che circonda le galassie piu' grandi, ma in dimensioni in scala'' ha spiegato Salucci.

Il risultato, ha rivelato Salucci, ''e' molto interessante perche' da un lato dimostra che lo stesso fenomeno agisce su tutte le galassie, indipendentemente dalla loro morfologia. Dall'altro complica il tentativo di spiegare la nascita e l'evoluzione del nostro Universo sulla base degli attuali modelli cosmologici''.