Aol acquisisce l’Huffington Post: il colosso dell’informazione, in crisi, prova a rilanciarsi

Pubblicato il 12 Febbraio 2011 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA

Dopo l’acquisto, da parte della compagnia americana AOL, del blog di informazione Huffington Post, le sorti del provider più grande del mondo si intrecciano a quelle della celebre giornalista greco-americana. Icona del giornalismo moderno, Arianna, si è sempre mossa a suo agio nel mondo delle élite culturali e politiche.

Prima di diventare un’influente blogger liberal ed essere celebre nel mondo dell’informazione, la Huffington ha avuto un passato repubblicano. Sconosciuta al grande pubblico, svolgeva già un ruolo importante, sebbene defilato, nei salotti americani che contano. Figlia di una benestante famiglia greca, dopo gli studi a Cambridge in Inghilterra, si trasferisce negli Stati Uniti. Qui, nel 1987, sposa il rampollo di una famiglia di petrolieri texani, Michael Huffington. La lista degli invitati alle loro nozze assomiglia allo Whos’s who americano. La cerimonia è finanziata da Ann Getty, miliardaria e filantropa, nuora del magnate Jean Paul Getty e tra gli invitati si aggira il bel mondo dell’informazione, dell’industria, della politica. C’è perfino l’ex Segretario di Stato americano, Henry Kissinger.

Fino alla sua separazione dal marito, avvenuta nel 1997, la Huffington si presenta come una donna di destra. Sostiene attivamente il marito durante la campagna a governatore della California nel 1994. Ma a partire dagli anni 90, la giornalista assume posizioni sempre più vicine alla sinistra americana, facendo diverse apparizioni a convegni e raduni del Partito democratico. Il suo impegno politico la porta nel 2004 a candidarsi, da indipendente, all’elezione a governatore dello stato degli aranci, venendo sconfitta dal candidato dei repubblicani, Arnold Schwarzenegger.

Ma il grande pubblico impara a conoscere la Huffington, considerata dalla rivista Forbes una delle donne più potenti del mondo, quando questa fonda nel 2005, insieme all’ex manager di AOL Kenneth Lerer, il blog Huffington Post. Con un investimento iniziale di solo un milione di dollari, la giornalista fonda un sito che deve, secondo le sue intenzioni, ospitare le opinioni dei suoi celebri amici. Il progetto, accolto con molto scetticismo, si rivela vincente e il blog diventa una stella nascente del giornalismo contemporaneo. Huffington Post consta oggi di più di 6000 blogger non pagati, ha più di duecento giornalisti a libro paga, ed è uno dei dieci siti internet di notizie più visitati negli Stati Uniti, con una media di 25 milioni di visitatori al mese.

Gravato da importanti perdite, AOL ha recentemente sborsato più di 300 milioni per aggiudicarsi l”Huffington Post. I dirigenti si affidano, per risollevare le sorti del gruppo di comunicazione e informazione, a dei valori sicuri come quel carisma e quell’inventiva che Arianna Huffington ha fino ad oggi sempre dimostrato di avere.