Cloud, in Italia poche le aziende con i dati nella “nuovola”

Pubblicato il 4 Ottobre 2011 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Cloud nelle aziende italiane c’è ma non troppo. La nuvola digitale che permette sia alle imprese sia alle pubbliche amministrazioni di ridurre i costi di gestione dei servizi esternalizzando la conservazione o il trattamento dei dati su server messi a disposizione da altre società e collocati anche in parti diverse del mondo, in tutto il mondo, dice una ricerca di Symantec, è adottata ad 5300 aziende in 38 paesi.

In base all’indagine di Symantec, l’83 per cento delle aziende italiane interpellate si aspetta dei miglioramenti da Cloud, soprattutto a livello di sicurezza. Le stesse aziende, però, ritengono il proprio personale tecnologico poco preparato per il passaggio a Cloud.

Oltre la metà degli intervistati pensa che il proprio personale non sarebbe in grado di gestire le nuove tecnologie e i metodi di produzione e gestione del lavoro online.

Il vice presidente di Symantec per la regione mediterranea Marco Riboli ha spiegato a Repubblica che “Il Cloud è uno dei trend più significativi del panorama IT attuale e futuro, è un approccio sempre più richiesto dalle aziende italiane che però hanno ancora qualche timore quando si tratta di trasferire i dati al di fuori della propria infrastruttura. Le aziende vogliono avere la consapevolezza che i loro dati siano protetti, disponibili e archiviati in conformità con la normativa vigente”.

Al momento le aziende si rivolgono a risorse esterne per integrare i sistemi attuali con il Cloud, spesso ad un “value added reseller”, un consulente indipendente, o ad aziende vendor di servizi professionali.