“Abbiamo attaccato il governo perché mina la libertà di espressione”, intervista agli hacker ‘anonimi’

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Intervista a colpi di tweet a uno degli hacker di ‘Anonymous’, il gruppo famoso per gli attacchi contro Visa, Mastercard, PayPal, in difesa di Wikileaks e contro il sito del governo italiano. L’intervista, riportata dal ‘Corriere della Sera’, è stata condotta in inglese, attraverso messaggi diretti di 140 battute ciascuno, nell’arco di 24 ore circa.

L’hacker “anony_Ops” spiega: “Anonymous combatte per la libertà. Vediamo l’oppressione dei popoli come un attacco contro i diritti umani e la loro libertà. Perciò combattiamo per tutti loro. Non importa se si tratta di Wikileaks, l’Egitto, l’Iran, l’Algeria, eccetera. Siamo qui per difendere i diritti umani e la libertà di parola in tutto il mondo. Noi crediamo che i diritti umani fondamentali siano libertà di espressione e che non possano esserci gli uni senza l’altra e viceversa. Perciò, noi, ‘il popolo’, lottiamo per questo”.

E allora perché gli attacchi al sito del governo italiano? L’hacker risponde: “Lo stiamo facendo perché… il governo italiano è una minaccia seria per la libertà di espressione degli italiani e per la loro libertà di usare Internet liberamente. Vogliamo essere certi che la legge che è stata approvata sia respinta e che non ci sia censura di stampa/internet in Italia”.