Calcio scommesse. Ascoltati Corvia e Rossi, Micolucci collabora

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 23:43| Aggiornato il 20 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La notizia del giorno per quanto riguarda l’inchiesta del Calcioscommesse, non arriva dalle Procure della Repubblica ne’ da quella federale, bensi’ dall’aereoporto di Fiumicino dove, intorno alle 18.30, il latitante sloveno componente della banda degli ‘zingari’, Dino Lalic, si e’ consegnato alle forza di polizia. Su di lui pendeva dallo scorso dicembre un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Cremona, Guido Salvini.

Anche oggi pero’ nella Procura federale di via Po e’ stata giornata di audizioni. Sotto la lente del pool del Procuratore Stefano Palazzi sono finite ancora una volta le squadre di serie A Genoa e Lecce con le deposizioni del capitano rossoblu’ Marco Rossi e dell’attaccante del Lecce Daniele Corvia e, indirettamente, della Lazio che sarebbe coinvolta nelle presunte combine di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e di Lecce-Lazio del 22 maggio 2011. A confermare che sono queste le partite interessate sono gli stessi avvocati dei due calciatori.

Il primo ad essere ascoltato e’ stato il giallorosso salentino. ”E’ tutto a posto, sono tranquillo” si e’ limitato a dichiarare al termine della sua audizione. Il suo avvocato Ciardullo e’ piu’ loquace. ”Abbiamo chiarito le contestazioni che ci sono state mosse – ha spiegato il legale -. Corvia e’ totalmente estraneo. Le partite sono le solite: quelle del Lecce uscite sui giornali, compresa Lecce-Lazio. Non ci hanno fatto domande invece sul derby con il Bari e sulla dirigenza del Lecce”.

Anche il genoano Marco Rossi all’uscita si mostra tranquillo. Il suo interrogatorio e’ durato circa due ore e mezza, ma il suo avvocato Vaccaro ha motivato la durata dell’audizione con una digressione su ”questioni forensi”. Prima pero’ le domande relative a Lazio-Genoa. ”E’ stato chiamato in qualita’ di capitano del Genoa – ha spiegato il legale – per fornire le sue impressioni generali sull’ambiente in merito alla partita Lazio-Genoa, ma ha assicurato di non sapere nulla”.

Ben piu’ lunga e’ stata l’audizione di Vittorio Micolucci, uscito dalla sede di via Po soltanto in tarda serata dopo aver parlato per circa tre ore. Audizione che sara’ terminata domani in mattinata, quando l’ex calciatore dell’Ascoli tornera’ in Procura per concludere la sua deposizione, la seconda negli ultimi mesi (era gia’ stato ascoltato lo scorso 5 marzo). Micolucci (gia’ squalificato per 14 mesi dalla giustizia sportiva in base alle dichiarazioni della scorsa estate), infatti, ”e’ uno dei principali collaboratori sul calcioscommesse”.

A sottolinearlo e’ il suo avvocato Daniela Pigotti che ha ribadito anche che l’incontro di oggi e’ stato ”nell’ottica della collaborazione”. Il legale poi ha precisato che il suo assistito ”ha fornito particolari e dettagli su quanto dichiarato da Gervasoni e da altri tesserati (probabilmente il centrocampista dell’Ascoli Alessandro Pederzoli, ndr)”. Micolucci gia’ a marzo aveva fornito nuovi dettagli sulle partite dell’Ascoli (come ad esempio Ascoli-Atalanta) e del Bari (di cui ha vestito la maglia dal 2004 al 2007).

Nella lunga giornata in Procura sono transitati anche gli ex calciatori dell’Ancona Filippo Cristante e Andrea De Falco, tirati in ballo dal ‘Gerva’, sulla partita Ancona-Mantova 2-2 del 30 maggio 2010 e l’ex giocatore del Grosseto Thomas Hervè Job Iyock, coinvolto sempre da Gervasoni per diverse partite del club toscano. Sulla base della testimonianza dell’ex calciatore del Piacenza e’ stato sentito anche l’ex dirigente del Piacenza Franco De Falco, citato per la presunta combine della gara Albinoleffe-Piacenza 3-3 del 20 dicembre 2010.

Domani il pool di Palazzi, oltre a terminare l’audizione di Micolucci, ascoltera’ Alessandro Zamperini, ex calciatore e amico del laziale Stefano Mauri. L’obiettivo e’ di chiudere tutti gli interrogatori entro il 26 aprile per poi passare ai deferimenti entro la prima settimana di maggio.