Calcio scommesse: deferimenti in arrivo per calciatori e società

Pubblicato il 10 Marzo 2012 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

Calcio scommesse (LaPresse)

ROMA – Ruggiero Palombo, in un articolo pubblicato da “La Gazzetta dello Sport” del 10/03/2012, fa il punto sul calcio scommesse rivelando particolari inediti dell’inchiesta in corso. Il giornalista parla di deferimenti in arrivo per tesserati, calciatori e dirigenti, e società di Serie A. Di seguito riportiamo gli otto punti dell’articolo della “Gazzetta dello Sport”.

 “1. I processi si faranno a campionato finito, sulla base di quanto Palazzi sta mettendo insieme in queste ore, tra un interrogatorio e un documento che viene via via passato dalle varie Procure che indagano (Cremona, Bari, Napoli).
2. Il capo della polizia Manganelli esplicitamente e la Procura di Bari per via indiretta lasciano intendere che presto potrebbero esserci ulteriori novità. Se per «presto» s’intende qualcosa che avverrà entro un paio di mesi, anche questo materiale sarà usato da Palazzi per scommessopoli due. Se si andrà oltre, bisognerà probabilmente rassegnarsi anche a una scommessopoli tre.
3. I processi e le (eventuali) condanne interverranno fin dove è possibile sulla classifica di questo campionato e non su quello successivo. Coni e Figc, Petrucci ed Abete, su questo punto sono in perfetta sintonia. E fermissimi.


4. Che cosa vuol dire «fin dove è possibile»? Vuol dire che la pena, che ricordiamolo arriva a campionato concluso, deve essere «afflittiva», deve cioè costare qualcosa. Andando dall’alto in basso: uno scudetto (ma per fortuna Milan e Juve sono fuori da tutto), una partecipazione alla Champions League, una partecipazione all’Europa League, una permanenza in serie A. Va tuttavia osservato che la mancata partecipazione all’Europa League ha un peso economico assai inferiore rispetto a quello delle altre «afflittività», al punto che forse sarebbe più opportuno non prenderla proprio
in considerazione.
5. Si ragiona in termini di punti di penalizzazione, perché questa è la pena che rischiano i club in caso di responsabilità oggettiva (hanno taroccato i giocatori, ma i dirigenti del club non c’entrano). Se i dirigenti vengono invece ritenuti colpevoli si passa alla responsabilità diretta e la pena non può essere che quella della retrocessione: questa ipotesi della responsabilità diretta per ora è piuttosto remota.
6. Fa giurisprudenza il precedente di scommessopoli uno. Atalanta (-6), Ascoli (-6) e Piacenza (-4) sono state punite nella stagione successiva perché nessuna delle penalizzazioni avrebbe inciso sulla classifica di serie B dell’anno scorso: l’Atalanta era arrivata prima con 9 punti di vantaggio sulla terza (Novara) che ha vinto i playoff, l’Ascoli era comunque salvo e il Piacenza già retrocesso in Lega Pro.

7. Il -6 può diventare l’unità di misura per quelle società i cui tesserati hanno taroccato partite «a vincere» o «a pareggiare», per quelle taroccate «a perdere» le pene (vedi Benevento e Viareggio in Lega Pro) a cura del Tnas sono state inferiori. Sei punti saranno così tanti da incidere sulla classifica o così pochi da non incidere e diventare penalizzazioni iniziali della stagione 2012-2013? Chissà.
8. In teoria e senza la necessità di fare nomi (tanto li trovate via via negli aggiornamenti delle inchieste), mezza serie A potrebbe ritrovarsi a giugno a fare i conti con i processi sportivi. Prima di stilare la classifica finale, insomma, meglio aspettare. Un bel pò”.