Cesare Lanza su Milan, Allegri, Barbara Berlusconi, Seedorf, Galliani

di Cesare Lanza
Pubblicato il 14 Gennaio 2014 - 19:09 OLTRE 6 MESI FA
Cesare Lanza su Milan, Allegri, Barbara Berlusconi, Seedorf, Galliani

Cesare Lanza. Alle cinque della sera…

MILAN 1, L’ESONERO DI ALLEGRI

Tutti o quasi esprimono giudizi aspri su Allegri, esonerato dal Milan. Non mi sta bene. Allegri ha vinto uno scudetto, poi un secondo posto, poi un terzo. Il Milan è tuttora presente in Champions e in Coppa Italia. Con cessioni come Nesta, Ibra, Thiago Silva, Gattuso e tanti altri non si poteva pretendere di più. Spero che non sia rimpianto! Comunque brutto segno non avergli consentito di finire la stagione.

MILAN 2. L’AVVENTO DI BARBARA BERLUSCONI.

Barbara mi piace. Tuttavia anche per rispetto dell’intelligenza sua e di Silvio Berlusconi, oltre che di tutti, l’analisi per ora deve essere severa e prudente. Per dirigere un club mondiale con il Milan, sono indispensabili qualità che Barbara al momento non possiede: esperienze, maturità, equilibrio. Ha avuto, purtroppo, una esplosione ormonale tipica della sua età, legandosi a Pato e impedendo di fatto l’arrivo di Tevez, finito alla Juventus… Dimostra attitudine, fin troppa, comando: cosa buona, se non eccede. È augurabile che si circondi di consiglieri competenti e non cortigiani. Si vedrà.

MILAN 3. L’ARRIVO DI SEEDORF.

Seedorf é stato un grande, non grandissimo campione. Non ha alcuna esperienza come allenatore. Sa sei lingue, è un cittadino del mondo, ha carisma.

Ma assomiglia più a un Leonardo che a un Mourinho, mi sembra più predisposto a una carriera di dirigente che di allenatore. In tandem con Barbara, il risultato può essere strabiliante, ma anche un flop devastante.

MILAN 4, L’ADDIO DI GALLIANI.

Se le cose sono quelle che appaiono, se non ci sono retroscena, la rinuncia a Galliani è crudele e insensata. Con il sostegno di Berlusconi ha ottenuto successi grandiosi e irripetibili. È un manager straordinario e a Berlusconi ha dato molto, anche al decollo in tivù, con frequenze e ripetitori. Anche lui, come Allegri, quest’anno non poteva fare di più. Che dire? Lo stimo senza riserve. Da genoano mi auguro che compri il Genoa e ne faccia un piccolo Milan!