Guardiola: "Libro di Ibra? Esce ora perchè gli fa comodo"

Pubblicato il 5 Novembre 2011 - 18:14 OLTRE 6 MESI FA

BARCELLONA – ''Le case editrici fanno uscire i libri nel momento per loro piu' conveniente, ad esempio prima delle Feste. Ma io non ho niente da dire ad Ibra, se non quanto gia' gli dissi al momento del suo passaggio al Milan. Per cio' che ha fatto qui posso solo ringraziarlo, e per il resto gli auguro buona fortuna''.

Alla vigilia della sfida di campionato nella 'cattedrale' del San Mames, contro i padroni di casa dell'Athletic Bilbao, Pep Guardiola parla a 360 gradi ed affronta quindi anche l'argomento dell'autobiografia di Ibrahimovic in cui lo svedese critica duramente, e per alcuni anche 'minaccia', il tecnico con cui ha lavorato al Barcellona. Guardiola pero' fa sfoggio di far-play ed evita ogni tipo di polemica.

''A parte quando non c'e' stato, come contro Stoccarda e Villarreal – aggiunge Guardiola -, Ibra ha dato un contributo eccezionale e ci ha aiutato a vincere la Liga e ad arrivare in semifinale nella Champions. Quanto al resto, io mi auguro che non pensi veramente le cose che sono state scritte''. Parole decisamente al miele, invece, per quel Sir Alex Ferguson che di Guardiola e' stato avversario in due finali di Champions e che oggi ha festeggiato i 25 anni sulla panchina del Manchester United. ''Quando uno sta per 25 anni su una panchina di una cosi' grande squadra – sottolinea il tecnico del Barcellona – la prima cosa da fare e' congratularsi. Questo traguardo dimostra la grande capacita' di Ferguson di rifondare la squadra e di renderla ogni volta competitiva al massimo. A Ferguson cio' e' sempre riuscito, e goi auguro di continuare cosi' per molti anni ancora''.

Grande professione di stima anche per un altro collega, ovvero Marcelo Bielsa, l'ex ct di Argentina e Cile che ora allena a Bilbao. ''Ci siamo incrociati una volta – ricorda Guardiola – e lo ricordero' sempre il modo amabile con cui mi ha accolto in casa sua. Lui ha detto che lo stile della mia squadra e' rivoluzionario? Io posso solo rilevare che ho sempre provato ammirazione per il modo spregiudicato in cui Bielsa fa giocare le sue squadre, privilegiando sempre il calcio offensivo. Da giocatore mi sarebbe piaciuto molto essere allenato da Bielsa: e' un tecnico diverso da tutti gli altri, ho molta voglia di affrontarlo e di salutarlo''.

Sulla partita di domani Guardiola sottolinea che ''San Mames e' sempre il San Mames, ovvero un campo speciale e l'unico modo per vincere li' e' giocare una grandissima partita''. Una battuta sulla presunta inimicizia fra Leo Messi e David Villa: ''e' impossibile essere nemico di un ragazzo come Villa, che e' un buono, ed un generoso in campo e fuori.

A me risulta che si trova bene con tutti. I miei giocatori si sono comportati sempre in maniera perfetta ed e' vero che quest'anno molti di loro sono diventati amici. Se poi ci sono le piccole cose che accadono in ogni spogliatoio, io dico che se continuano ad impegnarsi cosi' non c'e' alcun problema''.