Juve, Agnelli si scatena dopo il silenzio: “Noi contro tutto e tutti”

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 00:30 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, 12 MAR – ''Dobbiamo essere in grado di lottare contro tutto e contro tutti, consapevoli che la nostra forza e' sufficiente per ottenere risultati''. A ventiquattro ore dalla domenica genovese corredata da un pareggio e da nuove decisioni arbitrali sfavorevoli e conclusa con un silenzio stampa, Andrea Agnelli torna a parlare ed a caricare l'ambiente Juve. Il presidente bianconero affronta i temi di attualita' dopo aver salutato il presidente dell'Uefa, Michel Platini venuto in visita informale per la prima volta allo Juventus Stadium (''Ci ha indicato come l'esempio dell'Italia in Europa'').

''Il fatto di aver avuto ieri un momento di riflessione – dice – l'ho trovato estremamente corretto, abbiamo ritenuto che un momento di riflessione avrebbe fatto bene''. Nessun accenno diretto al gol di Pepe non convalidato per fuorigioco ne' alla trattenuta da rigore su Matri. ''I nostri pensieri sono sempre gli stessi – afferma Agnelli – Sapevamo che riportare la Juve al successo sarebbe stata un'operazione che uno sforzo importante, lo stiamo facendo. Quello che ci siamo resi conto e' che dobbiamo essere in grado di lottare contro tutto e contro tutti, consapevoli che la nostra forza e' sufficiente per ottenere risultati''.

Il numero uno bianconero non crede che la sua squadra dia fastidio: ''No, e' una Juve che diverte, che piace ai suoi tifosi, che ci ha resi orgogliosi. E' una Juve che fa il suo mestiere che e' competitiva per vincere''. E non crede, altrettanto, che si stiano pagando le recenti lamentele sulle decisioni arbitrali: ''Non penso''. Poi aggiunge piu' puntualmente: ''Abbiamo una tabella con i falli in area e con il gioco che ha prodotto la squadra: c'e' chiaramente uno sbalzo tra il gioco prodotto ed i falli in area. Abbiamo analizzato la nostra permanenza in area e i falli che ci hanno fischiato a favore: e' dalla prima giornata che notiamo certe cose…''.

Nonostante le recenti polemiche, verso il Milan c'e' la mano tesa: ''C'e' una sana rivalita' sportiva e credo che sia bello e giusto cosi'. Tra le due societa' c'e' sempre stata un'enorme convergenza politica''. Rivali in campo, alleati nella governance del calcio. E proprio sul campo si concentra l'attenzione di Agnelli. Perche' ''il percorso iniziato un paio di anni fa sta ottenendo dei risultati importanti''.

''Quest'anno – aggiunge – siamo partiti per fare due competizioni, siamo a marzo e siamo in corsa in entrambe. E di questo va dato grande merito a chi ha costruito una squadra in grado di competere, a Conte e ai ragazzi che stanno disputando una stagione veramente importante''. C'e' un sogno chiamato scudetto da continuare a coltivare nonostante il distacco dal Milan sia cresciuto a quattro punti, c'e' una semifinale di ritorno di coppa Italia con i rossoneri alle porte ed, eventualmente, un trofeo da conquistare. ''Conte e i ragazzi sanno che mancano 11 partite piu' due possibilmente di Coppa Italia, sanno che hanno la possibilita' di ottenere risultati importanti. Giochiamole tutte e poi facciamo i conti alla fine''.