Lazio prima: grandi numeri con attenzione al bilancio

Pubblicato il 1 Novembre 2010 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

Stagione perfetta per la Lazio

Numeri da grande nonostante l’oculata attenzione al bilancio.

E’ questa la Lazio formula-Lotito, capolista solitaria in campionato dopo nove giornate a passo di record: mai nei campionati post-Calciopoli, (estate 2006), infatti, la formazione in vetta alla classifica aveva, dopo 9 giornate, così tanti punti (22) ed un vantaggio così ampio ( +4 sulla seconda e +5 sulla terza), sulle inseguitrici.

Una cavalcata, quella della Lazio, cominciata gia’ nel finale della scorsa stagione sotto la gestione di Edy Reja: da quando ha assunto la guida tecnica della Lazio, l’allenatore goriziano, in 25 partite ufficiali ha un bilancio di 15 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte, con una media punti di 1,96 e ben 9 successi esterni in 13 trasferte disputate. Ma se i meriti di Reja sono sotto gli occhi di tutti, in questa splendida cavalcata biancoceleste c’e’ la firma anche del presidente Lotito, sempre piu’ lanciato anche nella carriera politico-federale, e della sua filosofia che per vincere non e’ necessario spendere piu’ degli altri.

Sono tante le scelte a basso costo che portano la firma del patron della Lazio: da Muslera a Radu, da Lichtsteiner a Dias, giocatori fondamentali in questo gruppo plasmato da Reja. Ma i meriti di Lotito non si esauriscono qui, visto che il presidente, dopo aver perso Pandev a parametro zero, non ha commesso lo stesso errore con Ledesma, rinnovando finalmente il contratto dell’argentino, altro caposaldo di questa Lazio. Ma per una volta Lotito non si e’ tirato indietro nemmeno quando c’e’ stato da spendere per acquistare giocatori di livello, come Floccari (9,5 milioni ) e Hernanes (13,5 milioni), o da prendere una decisione in prima persona per bloccare Mauri, che dopo l’esordio in campionato aveva chiesto di essere ceduto alla Sampdoria, o da riconquistare l’affetto di una piazza, ancora freddina nei suoi confronti, con l’operazione dell’aquila Olimpia. Ma ad incidere nel primato conquistato dalla squadra di Edy Reja sono state anche le giocate di Hernanes.

Il centrocampista brasiliano e’ sicuramente l’uomo copertina di questo avvio di stagione. Al suo fianco sembra poter finalmente tornare a brillare anche la stella di Mauro Zarate, autore della rete decisiva in casa del Chievo dopo un digiuno lungo sette mesi e mezzo (l’ultimo gol era del 14 febbraio scorso col Parma). I due sudamericani, oltre ad essere i giocatori di maggiore talento a disposizione di Reja, sono anche quelli che percepiscono lo stipendio piu’ alto: Zarate guadagna infatti 2 milioni di euro, mentre il ‘profeta’ Hernanes si ferma a 1,6. Comunque, sommando le buste paga di tutta la rosa biancoceleste si raggiungono i 41 milioni di euro, cifra che assesta la Lazio di Claudio Lotito al sesto posto nella speciale classifica del monte ingaggi della Serie A (fino allo scorso anno era ottava con 32,9 milioni) dopo Milan, Inter, Juventus, Roma e Fiorentina.

Ma ora sono anche i numeri a riconoscere i meriti della Lazio targata Reja, giunta alla quinta vittoria di fila in campionato e capace di andare a segno per la 4/a volta consecutiva in trasferta. In totale nelle ultime dieci trasferte di campionato (comprendendo quindi anche lo scorcio finale 2009- 10), la squadra biancoceleste e’ riuscita a conquistare ben 25 dei 30 punti a disposizione grazie a un ruolino di 8 vittorie, un pareggio e una sconfitta (0-2 in casa della Sampdoria nella partita inaugurale di questo torneo): nessun’altra e’ stata capace di fare altrettanto.

E ora, nonostante, nello spogliatoio biancoceleste si continuano a contare i punti che mancano per raggiungere la salvezza (ora a -18), i tifosi cominciano a sognare in grande, aggrappandosi ai ricordi dei due scudetti vinti. In entrambe le occasioni la Lazio dopo 9 giornate era in testa, nel 1973/74 (alla pari di Napoli e Juventus) , nel 1999/00 (in solitario, con +3 sulla Juventus seconda).