Legge sugli stadi, testo approvato dalla Commissione Cultura della Camera

Pubblicato il 2 Dicembre 2010 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA

Il testo della legge sugli stadi ha ottenuto il via libera dalla Commissione Cultura della Camera. ”E’ arrivata la fumata bianca”, ha annunciato Claudio Barbaro (Fli), relatore del disegno di legge. Commissione che, come sottolineato da Barbaro, ha finalmente approvato ”il testo base su cui poi si andrà a lavorare: “Qualche limatura ulteriore è stata fatta ma c’è comunque una condivisione generale da parte di tutti quanti i gruppi”. ”Adesso però, con l’interruzione parlamentare, siamo appesi al voto di fiducia al Governo del prossimo 14 dicembre – ha ricordato il deputato – Questo significa che l’attività parlamentare viene di fatto sospesa, ma il nostro auspicio è che possano esserci le condizioni per portare definitivamente a casa il testo di legge e, ad oggi, le condizioni ci sono tutte”.

”Personalmente mi ritengo completamente soddisfatto – le parole di Barbaro – adesso per arrivare a un giudizio definitivo dobbiamo solo aspettare i pareri delle altre commissioni. Una volta esaurito questo iter credo che in massimo due sedute si possa arrivare alla legislativa (che prevede l’approvazione diretta, senza dover passare per il voto dell’aula di Montecitorio). Credo si possa parlare di fumata bianca”.

Insomma, ottenuto il via libera della Commissione cultura, il testo adesso dovrà passare al vaglio di altre 5-6 commissioni (fra cui Affari costituzionali e Ambiente), soprattutto sulla parte urbanistica. ”Su questo versante, senza entrare troppo nel merito e negli accordi di programma, abbiamo lasciato la possibilità di condividere il progetto da parte dei Comuni, preservando quelle che sono le competenze di carattere locale – ha spiegato Barbaro – A mio avviso restano con questo testo inalterate le possibilità che gli investimenti che si andranno a sostenere possano produrre i ritorni sperati per ammortizzare le cifre investite. E’ inutile infatti prendersi in giro: uno stadio, se non è collegato ad aspetti di carattere urbanistico, commerciali o residenziali che siano, è difficile che poi possa prevedere un ritorno della cifra investita”.

Tra gli interventi più significativi, poi, il relatore del ddl sull’impiantistica sportiva ha sottolineato quello riguardante la mutualità: ”Non è stata intaccata almeno per quello che riguarda le risorse provenienti dai diritti televisivi. Ogni società che andrà a costruire un impianto avrà l’obbligo di investire una parte del finanziamento in impianti sportivi scolastici. Ogni singolo intervento sarà quindi collegato allo sport di base e questo, per noi, è già un gradissimo risultato”.