Milan. Berlusconi e la cena con Galliani e Seedorf: “Piena sintonia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Febbraio 2014 - 21:25 OLTRE 6 MESI FA
Seedorf con Galliani nel giorno del suo arrivo a Milano

Seedorf con Galliani nel giorno del suo arrivo a Milano (foto LaPresse)

ROMA – Nel giorno in cui sponsorizza Ugo Cappellacci e si prepara ad incontrare Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi trova tempo per una nota dedicata al Milan, a Clarence Seedorf e Adriano Galliani.

“Leggo versioni contrarie al vero circa la cena che si è tenuta ad Arcore martedì scorso. Miei ospiti Galliani e Seedorf. Tale cena si è svolta in un clima di assoluta cordialità e in totale sintonia”.

“Tutti insieme appassionatamente”, è stato invece lo slogan scelto dall’ad rossonero, Adriano Galliani, per commentare la cena di Arcore. Ci sono stati scontri fra presidente e allenatore? la domanda ”La marcatura era a zona, molto blanda’‘, ha risposto con un sorriso a Sky Galliani che ha definito il Milan ”un cantiere aperto, e bisogna lavorarci”.

”Non c’è nessuno stupore per la cena, è appena arrivato il nuovo allenatore, che non aveva mai visto il presidente ma solo sentito al telefono – ha spiegato Galliani -. Abbiamo parlato di calcio, è stato divertente, continuavamo a spostare i centrocampisti: questo va avanti, quello lì indietro…”.    

L’ad rossonero ha poi notato che

il 4-2-3-1 scelto dall’olandese ‘è il modulo che usano le grandi squadre, una volta soprattutto le spagnole, ora anche il Bayern. Tutto dipende dalla qualità di chi interpreta il modulo. I giocatori – ha continuato – si devono abituare, prima giocavamo con 3 centrocampisti puri, ora con 2. E ci manca El Shaarawy che sa fare le due fasi”.    

”Ho visto le statistiche, abbiamo alzato il baricentro di 5-6 metri, tiriamo più in porta e concediamo meno agli avversari, a parte la gara di Napoli – ha aggiunto Galliani -. Anche l’occhio vuole la sua parte, ma i numeri dicono questo”.    

Infine all’ad rossonero è stato domandato se Pazzini può giocare con Balotelli. ”Il Milan ha già avuto due allenatori, non ha bisogno del terzo – ha sorriso -. Mi piace Pazzini perché allunga la squadra, è possibile che si possa vedere anche in tempi brevissimi”.