Nazionale, Cassano imita Totti: le foto della “ciuccio esultanza”

Pubblicato il 12 Ottobre 2011 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA

Pescara – Il Cassano show sembrava essere finito al 10′ del secondo tempo, quando Cesare Prandelli l’ha tolto per la standing ovation dopo la prima doppietta in azzurro. Invece il terzo tempo arriva dallo studio Rai nella pancia dello stadio Adriatico: ”Ho 29 anni, sono da dieci in nazionale pero’ ho solo 25 presenze, faccio sempre dentro e fuori. Sono stressato. Vorrei fare un buon Europeo ed un buon Mondiale, poi mi ritiro. Smetto a 33 anni, voglio lasciare quando sto ancora bene”.

Parole che divertono Prandelli (”Cassano fantastico? Si’, ma anche dopo la partita”,e’ il sorriso del ct) e lasciano di stucco i compagni. ”Io no, lo stress non lo sento: voglio giocare ancora – dice De Rossi – poi magari tra quattr’anni a lui andra’ piu’ che a me”. ”Era solo una battuta, io che ho 34 anni voglio giocarne altri 10 – commenta invece Buffon -: vedrete, la prossima volta se la rimangia”. ”Vuol dire che lo coccoleremo”, dice un Montolivo meravigliato. Cassano come Ibrahimovic? No, perche’ Cassano e’ unico, come quando ammette che ”al 70% me le vado a cercare, faccio delle belle cagate.

Pero’ non me ne perdonano una, anche quando faccio bene”. ”Sono stressato, sono 13 anni, qualsiasi cosa che dico non va bene – continua Cassano -, quindi a 33 anni esco dal calcio e mi godo la famiglia, spero di avere altri due o tre figli”. E’ convinto che questa Italia si possa ”togliere parecchie soddisfazioni”, lui intanto si e’ tolto lo sfizio di raggiungere un ex compagno nella classifica dei cannonieri azzurri. ”Io come Totti? Normale che i gol li ho voluti – dice imitando anche l’intercalare del ‘Pupone’ – altrimenti avrei calciato fuori. Ogni tanto va bene qualche complimento, altrimenti mi massacrano sempre, del resto sono un pagliaccio dalla nascita”. ”Sono 13 anni che mi gratto la testa e nonva bene, qualsiasi cosa che dico non va bene – continua il talento di Bari vecchia -, quindi a 33 anni esco dal calcio e mi godo la famiglia, spero di avere altri due o tre figli. Il calcio per me e’ stata la cosa piu’ bella del mondo, pero’ ora sono un po’ stanco. L’abitudine mi stanca, voglio fare altri tre anni bene e poi smettere. Ho vinto poco? Se uno vince poco o tanto se lo e’ meritato. Se Buffon ha vinto tanto e’ perche’ se lo e’ meritato, io ho dato poco e quindi ho vinto poco. Comunque – prosegue – devo ringraziare Prandelli, lui mi ha dato fiducia e mi e’ stato veramente vicino quando tutti mi dicevano che ero grasso. Abbiamo un rapporto speciale, spesso ci sentiamo e mi ha dato lo slancio per fare bene anche con il Milan”.

E cosa fara’ Cassano nel dopo-calcio? ”Non so fare niente, nemmeno parlare – scherza -, quindi non potrei fare l’opinionista perche’ direi solo cavolate”. Nello spogliatoio azzurro c’e’ spazio per un po’ di derby.

”Notti insonni prima della Lazio? E’ leggenda, ma la vivo male – dice De Rossi – Chi perde di piu’ con le assenze? Klose e’ un bel giocatore, ma per Totti parla la storia”. E per la prima di Osvaldo. ”Ora sono italiano per sempre, indietro non si torna – dice l’argentino all’esordio con la nazionale A -. Quando sono entrato ero molto emozionato, ora spero vadano via le polemiche, e resti la maglia azzurra. A lungo”. Ma la chiusura e’ ancora per Cassano. ”Non vi preoccupate: quando va via Cassano avrete ancora da scrivere perche’ c’e’ Balotelli, che e’ un altro grande personaggio”. Ecco il servizio fotografico realizzato da LaPresse.