Olimpiadi 2020, Christillin: “Tifavo Roma ma capisco le ragioni di Monti

Pubblicato il 15 Febbraio 2012 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA

Evelina Christillin (Lapresse)

TORINO – “Mi dispiace molto, con il cuore stavo con Roma, tifavo per la sua Olimpiade, ma capisco le ragioni del premier Monti”. Così Evelina Christillin,vicepresidente del Toroc che organizzò i Giochi di Torino 2006, commenta la decisione del presidente del Consiglio di non firmare la garanzia per la candidatura di Roma 2020. “Da sportiva – continua – ero assolutamente a favore di Roma 2020 e avrei sottoscritto la lettera-appello firmata dai 60 campioni, ma sono più comprensibili le ragioni addotte da Monti. In questo contesto di crisi, con Moody’s che oggi ha abbassato il rating dell’Italia, sarebbe stato difficile per chi è capo di un governo tecnico impegnare 10 miliardi di euro per una cosa non strettamente necessaria”.

“Il governo ha tenuto conto più dell’aspetto concreto che di quello emotivo. Scelta inevitabile? Non posso essere in disaccordo con lui”. La “signora dei giochi di Torino 2006” ha commentato in un’intervista a Panorama.it il no del presidente del Consiglio Monti alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020. “Capisco che è difficile chiedere alla gente di fare sacrifici e poi mettere soldi in un progetto non certo” prosegue Evelina Christillin secondo la quale la scelta di Monti è causata “dall’attuale congiuntura” e non da valutazioni sulle esperienze passate in Italia: ”Sarebbe ingeneroso perché non si può fare di casi straordinari una regola – dice la manager -. Noi italiani abbiamo buone capacità organizzative e non sposo la tesi leghista del magna magna”.

Era necessario dare ai mercati un’immagine di un Paese che insegue il rigore? “Come dargli torto. Nessuno nel 2004 avrebbe pensato ad Atene che le cose sarebbero finite così – risponde Christillin – Furono Olimpiadi meravigliose solo che invece di spendere 5 miliardi ne hanno tirati fuori 13. Hanno fatto il passo più lungo della gamba”.

Il problema secondo la manager piemontese è che “il mondo è cambiato” tanto da ammettere che “se anche a noi (di Torino 2006 ndr) la possibilità di candidarci fosse arrivata adesso avremmo avuto più di un pensiero”. Le promesse di trovare da privati i soldi necessari? ”Una volta era piu’ semplice – dice Christillin -. E’ cambiato il mondo rispetto a quando l’Nbc aveva i miliardi e gli Stati Uniti andavano bene. Non è colpa di Alemanno e Petrucci” .