“Vendola va capito davanti e da dietro”: esposto contro il Fede omofobo

ROMA – “Vendola va capito davanti e da dietro“: è una delle frasi di Emilio Fede che hanno provocato un esposto contro il direttore del Tg4 all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. L’esposto è stato presentato al presidente dell’Ordine, Bruno Tucci, dalla deputata del Pd Palola Concia (che da poco si è sposata con la sua compagna tedesca).

Il 21 settembre Fede era stato ospite a La Zanzara su Radio 24. Tra le altre cose aveva detto, riferito al governatore pugliese: “Vendolo porta l’orecchino su qualcosa che pende, sul pendolo”, “quello a cui piacciono…come si dice?”, “un poveretto”, uno che “va capito davanti e di dietro”, uno che “non va con gli ottuagenari, perchè lì c’è la caccia al tesoro, che ci trova?”.

La lunga serie continua: “Lui dica quello che gli pare, tanto oramai in questo paese ognuno dice quello che cazzo (senza che si ecciti Vendola) gli pare”.

Dopo la replica di Vendola, che ha definito il giornalista un “rincoglionito”, Fede ha poi risposto: ”Pendolo? Vendola – ha detto Fede – è un poveretto. Pendolo, quello con l’orecchino è un poveretto e non mi frega un tubo di quello che ha detto, non perdo nemmeno il tempo a querelare. Gli regalo un orecchino così questa volta se lo mette al naso. Vendola va capito davanti e di dietro perché uno non è che davanti dice una cosa e poi di dietro ne fa un’altra. Lui la fa davanti e di dietro”.

Vendola ha poi ulteriormente replicato: “Sarò anche gay ma non un porco“.

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