Camorra/ Il boss scissionista ossessionato dalle intercettazioni: “Chi spaccia non deve telefonare”

Pubblicato il 4 Giugno 2009 - 12:16| Aggiornato il 5 Giugno 2009 OLTRE 6 MESI FA

Sono davvero utili le intercettazioni telefoniche? Per il boss scissionista (appartenente ai clan detti “spagnoli”, per via dei loro traffici con la Spagna)  la risposta è un convinto sì: Raffaele Amato, secondo il racconto del pentito Francesco Pica alla Dda di Napoli, ne era addirittura ossessionato.

Al punto che in una sola notte nel giro di poche ore fece sequestrare più di trecento telefonini nuovi, sguinzagliando ronde notturne tra Scampia, Secondigliano e tutto l’hinterland. «Chi spaccia non telefona» era l’ordine tassativo per i “guaglioni” agli angoli delle strade con le dosi pronte da vendere: chi sgarrava veniva immediatamente punito.

Francesco Pica ricostruisce gli anni successivi alla guerra tra clan Di Lauro e scissionisti che ha provocato una sessantina di morti. Un incubo quei telefonini per il boss scissionista arrestato dieci giorni fa in Spagna.