Coronavirus: chi ha carenza di vitamina D ha il 20% di probabilità in più di morire

di Caterina Galloni
Pubblicato il 27 Giugno 2021 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus: chi ha carenza di vitamina D ha il 20% di probabilità in più di morire

Coronavirus: chi ha carenza di vitamina D ha il 20% di probabilità in più di morire (Foto d’archivio Ansa)

Le persone con carenza di vitamina D hanno circa il 20% in più di probabilità di morire di Coronavirus rispetto a chi ha valori normali di questo ormone chiave per la salute delle ossa. 

E’ quanto emerge da uno studio israeliano della facoltà di Medicina Azrieli dell’Università Bar-Ilan di Safed e del Galilee Medical Center (GMC) di Nahariya.

Coronavirus e Vitamina D: chi ha carenze si ammala più facilmente

Secondo i ricercatori, lo studio è il primo a dimostrare che essere carenti di vitamina D prima di contrarre il COVID-19 ha un impatto diretto sulla gravità e mortalità della malattia.

Studi precedenti hanno esaminato i livelli di vitamina D solo dopo che i pazienti hanno contratto il virus, il che avrebbe fatto ottenere dei risultati imprecisi.

Sebbene i ricercatori abbiano puntualizzato che lo studio non ha indicato con certezza la carenza di vitamina D come causa di decesso hanno spiegato che “c’è stato un maggior numero di morti tra chi aveva un basso livello” come affermato da Amir Bashkin, direttore dell’Unità di endocrinologia e diabete del GMC, che ha partecipato allo studio.

Covid e Vitamina D: i numeri dello studio

Il 26% delle persone che avevano un livello pre-infezione di vitamina D di 20 nanogrammi per millilitro è deceduto, rispetto al 3% di chi li aveva più alti.  

La principale fonte di vitamina D è il sole, ha affermato Amiel Dror, a capo dello studio. Inoltre, le persone anziane tendono a produrre meno vitamina D ed è dunque “molto importante la sua assunzione  soprattutto tra la popolazione anziana”.

La dose raccomandata è di circa 1200 mg. al giorno, ha spiegato Bashkin ma prima di assumere qualsiasi integratore è bene consultare il proprio medico che indicherà la quantità mirata.