Cosenza, nave affondata: mistero sui rifiuti tossici della ‘ndrangheta

Pubblicato il 12 Settembre 2009 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA

nave_veleniUna grossa nave mercantile è stata ritrovata al largo di Cetraro, centro del Tirreno cosentino. L’imbarcazione è stata intercettata grazie al mezzo telecomandato sottomarino: la Regione Calabria sta indagando sulla possibilità che la zona sia usata come deposito di scorie tossiche o forse anche radioattive.

La scoperta è avvenuta nel pomeriggio di sabato, quando il robot è riuscito ad effettuare delle fotografie abbastanza nitide. La nave, di cui si ignora al momento la denominazione, sarebbe quasi completamente ricoperta di vecchie reti, evidentemente appartenenti a pescherecci che negli anni hanno incrociato nella zona e che le hanno perse, perché si sono impigliate sul grosso ostacolo. Il luogo si trova a circa 20 miglia nautiche dalla costa, ad una profondita’ di circa 480 metri.

Il sospetto è che sia la Cursky, segnalata da un pentito, Francesco Fonti, in una dichiarazione spontanea, e descritta come una nave che trasportava 120 fusti di materiale tossico. Secondo Fonti, la nave farebbe parte di un gruppo di tre imbarcazioni, fatte sparire grazie all’aiuto della cosca Muto di Cetraro.

A prua è stato rilevato uno squarcio compatibile con il racconto fatto dal collaboratore di giustizia ai magistrati della Procura di Paola.