Usa/ “Venite da noi, si muore meglio”. Le suore del convento di Rochester lanciano un appello ai malati terminali

Pubblicato il 9 Luglio 2009 - 18:57 OLTRE 6 MESI FA

«Venite da noi che si muore meglio». È più o meno questo l’appello di un convento di suore negli Stati Uniti che offre ai malati terminali cure e assistenze particolari per una “morte dolce”. Niente accanimento terapeutico né eutanasia, assicurano al convento-ospedale delle Sisters of St. Joseph a Rochester, nello Stato di New York, dove è stato messo a punto un tipo di assistenza per i malati terminali che, secondo alcuni, potrebbe diventare in America un modello di riferimento non solo sul piano pratico, ma anche su quello teorico-filosofico.

«Abbiamo un approccio che riteniamo equilibrato nei confronti della vita e della morte – ha detto suor Mary Lou Mitchell, presidente della Congregazione delle Sorelle di San Giuseppe -. C’è un tempo per morire, e c’è un modo per farlo, con riverenza. Per questo cerchiamo di affrontare sia la vita, sia la morte allo stesso modo. Forse è questo uno dei messaggi che possiamo mandare alla società: prendete in considerazione il nostro modello». A Rochester infatti la gente viene curata normalmente, evitando però interventi capaci di trasformare l’ultima fase della loro vita in un calvario. «Qui i pazienti hanno la morte migliore che io abbia mai visto» ha commentato il dottor Robert C. McCaan, geriatra dell’University of Rochester che presta il suo servizio al convento-ospedale.