ROMA – I Fori Imperiali non saranno più totalmente pedonali, finalmente. La nuova giunta di Virginia Raggi ha finalmente compiuto la prima mossa davvero convincente: anche se, fa notare con un pizzico di polemica il Messaggero, in campagna elettorale i grillini amavano ripetere lo slogan “tutti a piedi”. L’apertura a bus e taxi è un primo passo verso (ci si auspica) la totale riapertura anche ai mezzi privati. E chissà se la Raggi e i suoi ribalteranno definitivamente questa mossa azzardata ma, a posteriori, non proprio felice di Ignazio Marino.
Già, Ignazio Marino. I Fori pedonali erano stati il grande (e unico) spot della sua giunta, l’unica traccia tangibile del suo operato in Campidoglio. E oggi possiamo dire senza remore: la grande sconfitta di Ignazio Marino. A parte gli effetti sul traffico cittadino, è plausibile che la mossa dell’ex sindaco sia costata qualche migliaio di voti al Pd. Forse avrebbe perso lo stesso, forse l’ondata grillina l’avrebbe travolto comunque, forse lo scandalo Mafia Capitale era troppo recente perché l’elettore potesse passarci sopra. Forse. Ma sicuramente molti cittadini non hanno perdonato lo sbarramento imposto dallo “struscio a cielo aperto” concepito per i turisti.
Vero, i turisti saranno stati contenti. Ma a votare ci vanno gli altri: i commercianti che hanno perso clienti (e soldi) dal passaggio impossibile davanti alle loro attività. A votare ci vanno i cittadini che per attraversare il centro in un senso o nell’altro sono ora costretti a dover studiare a tavolino percorsi alternativi. E che comunque hanno visto ampliare i tempi di percorrenza in maniera biblica, grazie al proverbiale effetto domino.
Senza contare, sottolinea il Messaggero, il suk a cielo aperto che il proliferare dei venditori abusivi, centurioni e tutti coloro che da questa situazione hanno approfittato per fare delle aree adiacenti al Colosseo il proprio territorio esclusivo di caccia.
Raggi cancella Marino, dunque, per il momento. Auguriamoci che cancelli (non solo a parole) anche tante altre cose che non vanno in questa sempre più malandata capitale.