Avevano messo online una vignetta che metteva in discussione l’olocausto, per questo erano stati accusati di incitazione all’odio. Ma il tribunale olandese li ha assolti.
La lega degli arabi europei (Ael) non è stata riconosciuta colpevole di insulto contro gli ebrei perché, hanno spiegato i giudici, lo scopo della vignetta non era offendere gli ebrei e mettere in discussione l’olocausto, ma sottolineare il doppio metro di giudizio che gli occidentali usano nel giudicare le offese alle religioni.
L’Ael aveva da tempo avviato una campagna per dimostrare “l’ipocrisia degli occidentali che da una parte reclamano il diritto di dire qualunque cosa sull’islam, e dall’altra non concedono altrettanta libertà a chi parla, per esempio, degli ebrei”.
La lega degli arabi europei si è sempre difesa dicendo che la sua vignetta voleva dimostrare la “doppia moralità” dell’occidente dopo la vicenda delle vignette su Maometto pubblicate in Danimarca che ritraevano il profeta islamico con una bomba nascosta nel turbante e sollevarono le proteste dei musulmani di tutto il mondo, diventando in Europa un caso di difesa della libertà di espressione.