Ecuador, scoperto il sottomarino dei narcos: serviva a trasportare la cocaina negli Usa

Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA

In Ecuador, un sottomarino vero e proprio pieno di cocaina e diretto negli Stati Uniti è stato scoperto grazie ad un’operazione congiunta dell’esercito del piccolo paese sudamericano e alla Dea americana. L’imbarcazione, lunga trenta metri e munita di aria condizionata e periscopio, era  nascosto in un canale nella giungla al confine con la Colombia: avrebbe dovuto eseguire la prima “uscita” nella giornata di venerdì 9 luglio per trasportare centinaia di tonnellate di cocaina negli Stati Uniti.

Per i servizi anti-droga si tratta di un segnale allarmante. Da diversi anni i trafficanti usano i semi-sommergibili per trasferire la cocaina in Messico, da dove poi prosegue – via terra – in direzione degli Usa. Si tratta di mezzi in fibra di vetro che procedono a pelo d’acqua e lasciano immersa gran parte dello scafo. Le condizioni all’interno del minisub – in grado di accogliere 10-12 tonnellate di “polvere” – sono piuttosto dure.

I motori sprigionano calore, c’è poca aria e gli spazi sono angusti. Tanto è vero che gli equipaggi, di solito da 4-5 elementi, li chiamano le “bare”. Costo stimato di produzione: un milione di dollari circa. Quello che è stato invece scovato dalla Dea è un vero sottomarino, spinto da un motore diesel e con capacità operative maggiori. Anche la forma e la qualità dello scafo sembrano essere superiore ai battelli sequestrati in precedenza. Uno sviluppo temuto dai servizi anti-droga: