Isis, condannato all’ergastolo il militante che fece morire di sete una bimba di 5 anni

di Giampaolo Scacchi
Pubblicato il 5 Dicembre 2021 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA
Isis, condannato all'ergastolo il militante che fece morire di sete una bimba di 5 anni

Isis, condannato all’ergastolo il militante che fece morire di sete una bimba di 5 anni FOTO ARCHIVIO ANSA

Il tribunale di Francoforte ha condannato al carcere a vita un militante dell’Isis riconosciuto colpevole di aver fatto morire di sete una bambina yazida di 5 anni, comprata come schiava. Tenendola poi incatenata sotto il sole in castigo per ore a Falluja, in Iraq nel 2015. Lo riferisce Giampaolo Scacchi.

Il militante Isis e la bambina

Il condannato, Taha Al-J. iracheno di 29 anni, quindi riconosciuto colpevole di genocidio e di un crimine di guerra. Il presidente dei giudici ha ricordato che si tratta del primo caso al mondo di condanna del cosiddetto Stato islamico contro la minoranza yazida.

La foreign-fighter tedesca Jennifer W., all’epoca moglie di Taha Al-J., sposa dell’Isis rientrata in Germania dall’Iraq, era stata condannata per lo stesso reato a dieci anni di carcere dal tribunale di Monaco lo scorso settembre. 

Una vittoria per gli yazidi

Il premio Nobel per la Pace 2018 Nadia Murad ha salutato come “una vittoria” per gli yazidi il verdetto per genocidio emesso in Germania contro un soldato dell’Isis. Murad, lei stessa una yazida sopravvissuta a maltrattamenti, ha definito “storica” la sentenza del tribunale tedesco. Che riconosce come genocidio i crimini commessi dal cosiddetto Stato islamico contro la comunità yazida. “Questo verdetto è una vittoria per i sopravvissuti al genocidio. I sopravvissuti alla violenza sessuale e l’intera comunità yazida”, ha detto Murad in una nota, ringraziando la Germania.