Monito del Papa: “L’aborto non è mai terapeutico”

Pubblicato il 26 Febbraio 2011 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA

Papa Benedetto XVI

ROMA – L’aborto non può mai essere considerato «terapeutico» e i medici «non ingannino» le donne. È il monito lanciato dal Papa ricevendo in udienza l’assemblea generale della Pontificia accademia per la vita. Benedetto XVI ha sottolineato che l’aborto non è mai una soluzione alle difficoltà familiari o economiche, né ai problemi di salute, mentre «la donna viene spesso convinta, a volte dagli stessi medici, che l’aborto rappresenta non solo una scelta moralmente lecita, ma persino un doveroso atto terapeutico». «I medici, in particolare – ha affermato il pontefice – non possono venire meno al grave compito di difendere dall’inganno la coscienza di molte donne che pensano di trovare nell’aborto la soluzione a difficoltà familiari, economiche, sociali, o a problemi di salute del loro bambino. Specialmente in quest’ultima situazione, la donna viene spesso convinta, a volte dagli stessi medici, che l’aborto rappresenta non solo una scelta moralmente lecita, ma persino un doveroso atto “terapeutico” per evitare sofferenze al bambino e alla sua famiglia, e un “ingiusto” peso alla società».

L’attuale sfondo culturale« è caratterizzato «dall’eclissi del senso della vita, in cui si è molto attenuata la comune percezione della gravità morale dell’aborto e di altre forme di attentati contro la vita umana», ha proseguito Joseph Ratzinger, che ha chiesto ai medici di mantenere «una speciale fortezza per continuare ad affermare che l’aborto non risolve nulla, ma uccide il bambino, distrugge la donna e acceca la coscienza del padre del bambino, rovinando, spesso, la vita famigliare. È necessario porre l’attenzione sulla coscienza, talvolta offuscata, dei padri che spesso lasciano sole le donne incinte».

Il Papa però indica che le donne che hanno vissuto il «dramma» dell’aborto, vanno aiutate dalla società. «È necessario non far mancare gli aiuti necessari alle donne che hanno fatto ricorso all’aborto e stanno ora sperimentando tutto il dramma morale ed esistenziale. Molteplici sono le iniziative che offrono sostegno psicologico e spirituale per un recupero umano pieno. La solidarietà della comunità cristiana non può rinunciare a questo tipo di corresponsabilità», ha affermato Benedetto XVI.