Le cinque bugie sul terremoto: gas, Haarp, previsioni…Parola di ambientalista

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli animali il terremoto lo sento prima, qualche decimo di secondo prima. Gli uomini, mai. L’ultimo è stato Giampaolo Giuliani. Nel marzo 2009 avvertì il sindaco di Sulmona dell’imminenza di un terremoto che non si verificò, mentre negli stessi giorni smentì che all’Aquila potesse succedere qualcosa di allarmante. Per la cronaca l’ultima profezia di Giuliani prevede un imminente terremoto in Calabra. Poi ci sono le perforazioni, i “crateri”, i terremoti comandati a distanza. Tutte bugie. Suggestioni che furoreggiano su internet ma, appunto, senza fondamento. Bufale che ora vengono smentite non da uno “scienziato parruccone” ma da un geologo ambientalista, Mario Tozzi.

Animali e “cappa afosa” . Una leggenda sostiene che gli animali “sentono” i terremoti. La loro agitazione improvvisa annuncia un’imminente scossa. Ma in realtà, spiega Tozzi, non sarebbero in grado di sentire il boato se non qualche decimo di secondo prima. Poco credibili anche alcuni “presagi” meteorologici. C’è chi dice che prima del terremoto ci sia una cappa afosa, ma in realtà quello che succede in cielo dista migliaia di chilometri da quello che si muove dentro la Terra. Impossibile una relazione.

Cratere. Quelli a rischio sono i paesi che sorgono in vallate simili a crateri. Perché quando l’Irpinia venne distrutta dal terremoto dell’80, i paesi distrutti si presentavano con quella forma. In realtà, nessun fondamento scientifico.

Perforazioni. Questa leggenda è stata rispolverata con il terremoto emiliano. Scatenato, secondo alcuni, da trivellazioni e perforazioni nel terreno (una tecnica, il fracking, ha raggiunto una notevole popolarità sul web collegata ai terremoti). In realtà, sostiene Tozzi, non c’è alcuna relazione. Altrimenti Paesi come Arabia Saudita o Texas sarebbero in continuo movimento sismico.

Previsioni. Le previsioni troppo precise non sono serie. Non si può dire: “Ci sarà un terremoto in Sicilia e Calabria il 5 giugno”, come invece alcune profezie sul web si ostinano a dire. Non solo, Tozzi si chiede: anche davanti a previsioni del genere cosa di dovrebbe fare? Evacuare due Regioni per una settimana?

Armi micidiali. Un’altra leggenda sostiene che il terremoto emiliano, così come altri, sia stato scatenato dall’Haarp. Ovvero un presunto programma segreto americano per indurre terremoti a distanza. Si tratta invece di un sistema per provocare onde radio di debole intensità nella ionosfera per motivi civili e militari. Impossibile, poi, che si possa scatenare un terremoto “a distanza”. Negli anni ’60 e ’70 cinesi, russi e americani fecero esperimenti atomici che ebbero l’effetto collaterale di provocare deboli terremoti ben riconoscibili su un sismogramma. Un terremoto come quello emiliano invece ha la forza di decine di ordigni atomici piazzati lungo una faglia in profondità. Impossibile. Oltre che poco plausibile: perché un qualsiasi Paese, anche se in possesso di misteriose e raffinatissime tecnologie, dovrebbe accanirsi contro l’Emilia Romagna?