Ungheria: leader neonazista Szegedi scopre di essere ebreo e si pente

Pubblicato il 22 Ottobre 2013 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA
Csanad Szegedi

Csanad Szegedi

ROMA – Csanad Szegedi è andato in tv e ha chiesto scusa. Ha fatto di più: ha mandato un sms a un rabbino in cui dichiarava il pentimento per aver istigato all’odio. Un pentimento clamoroso perché Szegedi era fino a ieri il numero due di Jobbik, partito dell’ultra destra ungherese, apertamente antisemita. Szegedi ha fatto un passo indietro per un motivo preciso: ha scoperto, beffa del destino, di essere ebreo.

Una scoperta che ha messo in imbarazzo il suo partito e l’intera destra stessa. Scrive Andrea Tarquini su Repubblica:

Csanad Szegedi era tra i propagandisti antisemiti più accaniti nello splendido, fortunato paese. E’ stato anche tra i fondatori della Magyar Garda, la guardia magiara, organizzazione paramilitare in uniforme cui non dispiacciono azioni-pogrom contro i rom né la nostalgia dei decenni d’oro, l’alleanza tra l’Ungheria autoritaria di Horthy e poi di Imre Szalasi con la Germania di Hitler. Una conversione dolorosa. Fino all’ultimo il camerata Szegedi ha attaccato ogni aspetto della vita e della cultura ebraica: no al divieto di mangiare maiale, “perché è una tradizione ungherese”, no alla Finanziaria del governo Orbàn “perché è fatta per impoverire tutti tranne gli ebrei”. Poi lo shock sulle sue origini lo ha scosso come una doccia fredda, ed è andato in tv a confessare in pubblico il suo dolore: “Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all’odio anche contro i bimbi di quei gruppi”.

Allora ha preso contatto col rabbino Shlomo Koeves, esprimendo pentimento via sms. Ha scritto: “Non è questione di quello che voglio essere, l’albero genealogico lo dice chiaramente , io sono ebreo”. Disfatta mediatica enorme per il partito neonazista e antisemita Jobbik, successo mondiale per le comunità ebraiche. Ma anche successo per il governo Orbàn. Il cui ‘spin doctor’ Ferenc Kumin ha appena approntato leggi durissime di condanna di ogni forma di antisemitismo e di razzismo. La destra nazionale, anche quella di Orbàn, può adattarsi e ritrovare un dialogo e un savoir faire col resto del mondo, gli estremisti no.