Casa: “Con Trise rincaro del 72%”. Ma voucher affitti, mutui, housing sociale

di Warsamè Dini Casali
Pubblicato il 29 Ottobre 2013 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA
Casa: "Con Trise rincaro del 72%". Ma novità per affitti, mutui, housing sociale

Casa: “Con Trise rincaro del 72%”. Ma novità per affitti, mutui, housing sociale

ROMA – Casa: “Con Trise rincaro del 72%”. Ma novità per affitti, mutui, housing sociale. L’imposizione fiscale sugli immobili resta un cantiere sempre aperto: il governo ha annunciato novità per l’emergenza casa per il sostegno agli affitti, l’housing sociale ecc…, l’Ance (associazione costruttori) lancia invece l’allarme sulla Trise che rischia di produrre aumenti fino al 72% sulla prima casa. Procediamo con ordine, esaminando nel dettaglio le proposte di modifica annunciate dal Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.

Voucher affitti. L’obiettivo è di consentire la prosecuzione del contratto di affitto alle famiglie in grave difficoltà economica, attraverso un aiuto statale aumentando la dotazione  del fondo che conta adesso 100 milioni di euro per il biennio 2014-2015.

Sostegno per i morosi “incolpevoli”. Il Governo pensa di rimpolpare anche il fondo dedicato alla “morosità incolpevole”  che attualmente dispone di 40 milioni nel biennio 2014-2015.

Social housing. Vanno sbloccati e resi operativi i progetti di social housing cofinanziati dalla Cassa Depositi e Prezzi con il Fondo investimenti per l’abitare (1,3 miliardi residui) prevedendo una garanzia statale anti-morosità che tuteli ulteriormente gli investitori.

Acquisto di immobili Iacp. Gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) acquisteranno a prezzi di sconto gli immobili invenduti dei costruttori.

Mutui agevolati. Sempre attraverso il braccio finanziario di Cdp si vuole estendere il rilancio dei mutui agevolati per l’acquisto della prima casa. La liquidità a basso costo fornitra da Cdp potrebbe essere utilizzata anche per seconde case e lavori di ristrutturazione.

Con la  Trise aumenti del 72% sula prima casa. L’Ance calcola aggravi fino al +72% rispetto a quest’anno, la Confedilizia fa presente che senza modifiche alla legge di Stabilità i proprietari di immobili si troverebbero nel 2014 a versare 10 miliardi di euro in più rispetto sempre al 2013. Ma non sono solo le associazioni a sollecitare modifiche, paventando il rischio di una nuova depressione per l’immobiliare e, a catena, per tutta l’economia. Tra le forze di maggioranza il Pdl ribadisce che le norme sulla casa vanno cambiate.

Il capogruppo alla Camera Renato Brunetta ironizza: “Aridateci l’Imu”. E il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, avverte che la tutela della casa è per il Pdl “una questione pregiudiziale”. Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta (Pd) difende invece l’impostazione della Trise e rileva che “il fatto che mettiamo un miliardo sul tavolo per far sì che i Comuni non aumentino l’aggravio per i cittadini va preso in considerazione”.

Ma dal suo partito il senatore Federico Fornaro propone di introdurre nella tassa sui servizi indivisibili, la Tasi, “un sistema di detrazioni e franchigia sul modello di quelle già esistenti sia per l’Imu e sia addirittura per la stessa Ici. L’obiettivo – spiega – deve essere quello di continuare a non far pagare chi non era soggetto all’Imu sull’abitazione principale, ovvero circa il 25% delle famiglie italiane”.

La nuova tassa sulla casa rischia di “disincentivare gli investimenti immobiliari”. L’allarme è arrivato dall’Ance nel corso dell’audizione sulla legge di Stabilità davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Preoccupano fortemente le conseguenze sugli investimenti immobiliari del nuovo impianto impositivo sugli immobili, ed in particolare del tributo sui servizi comunali”, ha detto il presidente Paolo Buzzetti. ”Si tratta di un tributo – ha sottolineato – che, con la sua componente relativa ai servizi comunali indivisibili (Tasi), si sommerà, su una seconda casa, all’Imu ed alla Tassa sui rifiuti. Inoltre, se la seconda casa, non locata, si trova nello stesso Comune nel quale è situata l’abitazione principale, i tributi dovuti saranno ben quattro, considerata la reintroduzione dell’Irpef sulle case sfitte”.

Per Confedilizia nella legge di Stabilità “non viene rispettato l’impegno del Governo ad un alleggerimento del carico tributario sugli immobili o, almeno, ad un mancato aumento dello stesso, posto che, qualora il testo del disegno di legge non venisse modificato, esso determinerà aumenti di tassazione sugli immobili che potranno portare a quasi 10 miliardi di euro di gettito in più rispetto al 2013”.