Chip sotto pelle umana, scie che avvelenano i cieli: scienza magica a 5 Stelle

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 16:07| Aggiornato il 13 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sono le 21:28 di martedì sera quando Paolo Bernini, cittadino eletto alla Camera e non chiamatelo onorevole che ci sta male per carità, rivela ai microfoni di Ballarò che “in America hanno già cominciato a mettere i microchip all’interno del corpo umano”. È passata appena una manciata di minuti dalla copertina di Maurizio Crozza che raccontava lo sgomento suo, e non solo, di fronte alle presentazioni dei neoparlamentari a 5 Stelle: un’altalena di emozioni, dalla gioia di vedere giovani, gente nuova, “vestita come noi”, all’incredulità nel sentire “sono sommelier e per questo potrei occuparmi d’agricoltura” o “vorrei portare in Parlamento la mia passione per la musica”. Rappresentano la base certo, le persone “normali”, la società dunque, civile ovviamente. Ma definirla civilizzata nel senso di detentrice e depositaria del binomi civiltà-cultura di  è dura. Il binomio si è scisso, spezzato come il vetro di uno specchio e Paolo Bernini è solo uno dei tantissimi pezzetti dello specchio infranto

Sui chip di Bernini si è detto e scritto molto, anche con malcelati sogghigni tal  quali si fanno di fronte al vecchio nonno che non ci sta più con la testa. Ed è difficile reprimere lo spontaneo riflesso di sorridere di fronte ad un ragazzo venticinquenne e vegano, che da venti anni fa karate, che siccome ha visto un video in rete si sente in dovere, e in potere, di svelare al mondo verità che sono ai più nascoste. Non sa, nella sua candida ingenuità, che il documentario che cita è solo il primo di una trilogia, e chissà cosa scoprirà quando vedrà i successivi due.

Non dice che il documentario da lui citato quale rivelatore della verità ha un sito omonimo, zeitgeistthefilm.com, dove si possono gentilmente fare delle donazioni. Come non sa, o comunque non dice, che diverse delle affermazioni fatte nelle tre pellicole sono prive di fondamento, smentite non dalla Spectre e nemmeno dagli alieni, ma da Wikipedia. La libera enciclopedia che lo spirito comunitario ed egalitario della rete, l’alternativa alla cultura e all’informazione classica, cioè in qualche modo calata dall’alto, rappresenta essendo lei l’enciclopedia fatta dagli utenti, dalla rete. Ma la Rete che quando rivela verità condivise è portatrice della Parola come un nuovo messia, diventa immediatamente controllata dai poteri oscuri che evidentemente contagiano Wikipedia ma non possono nulla contro questo documentario così scomodo che riceve donazioni tramite Visa o Mastercard.

Il punto non è però Bernini, ma il diffuso amore che Beppe Grillo ha trasformato in consenso elettorale per il sospetto, per la cospirazione, per il segreto irrivelabile che solo io so. Amore non solo italiano per carità ma che per la prima volta nel nostro Paese si è fatto forza politica di primo piano. Quell’amore del sospetto e del complotto che ha fatto dire al vice di Hugo Chavez e ad Ahmadinejad che “el comandante” venezuelano è stato ucciso dagli Stati Uniti. Aveva il cancro, una di quelle cosette che è tra le prime cause di morte per la specie umana, non serviva la Cia per mandarlo all’altro mondo. Quell’amore che è ed è stato per primo di Grillo stesso. Rimangono infatti celebri le sue affermazioni sulla Montalcini e sul suo Nobel frutto della macchinazione di una causa farmaceutica. Come le sue tesi sull’Aids, invenzione legata a “certi interessi”, e sul cancro veicolo di menzogne.

Le baggianate a cui i anche molti grillini credono e di cui purtroppo non pochi grillini fanno bandiera sono molte e e diverse. Ancora oggi (8 marzo) Pierluigi Battista sul Corriere della Sera ne cita alcune: c’è il vegano che illustra i dettagli di un Grande Complotto Carnivoro e c’è la tesi secondo cui nell’atmosfera sarebbero rilasciate scie chimiche per avvelenare l’aria non si capisce a che scopo, e poi l’11 settembre in cui non è vero nulla di quello che è stato detto, gli alieni che sono tra noi e i chip che ci controllano.

Il punto non sono però le più o meno stravaganti e spesso risibili credenze di cui l’habibat grillino è impregnato, in fondo ad un ipotetico marziano deve apparire assai singolare anche vedere dei signori con la gonna che gettano acqua sui neonati, è il battesimo. Il problema è che questi credenti del complotto sono assolutamente privi di capacità critiche, viatico non ottimo per guidare un Paese. Grillo e sopra di lui la rete sono la verità e la parola, eppure quando la rete dice qualcosa a loro contrario, e quando ogni tanto Grillo come a tutti capita spara una madornale sciocchezza, il loro acume che li ha portati a scoprire e a voler rivelare quello che non si capisce bene chi ci vuole tenere nascosto, magicamente scompare.

Dice Bernini: “Forse non lo sapete ma in America mettono i chip nel corpo umano, per registrare… insomma controllare tutta la popolazione”. Bernini, lo sa lei che con quel notebook Apple che mostrava in tv, e con lo smartphone che verosimilmente possiede, volendo si possono seguire i suoi movimenti, le sue spese, le sue abitudini e quant’altro senza bisogno di mettere chip nel sedere di nessuno?

Come dice Crozza: “Guarda che belli questi ragazzi grillini, sono persone come noi. Guarda, quello sembra mio cugino. Ehi, un momento. Mio cugino è un coglione!”.