Niccolò Ciatti, rissa scatenata da spinta. Fidanzata: “Mio gigante buono”. Il padre: “Colpito da bestie”
Pubblicato il 14 Agosto 2017 - 20:08| Aggiornato il 4 Ottobre 2017 OLTRE 6 MESI FA
GIRONA – I video ripresi dalle telecamere di sorveglianza del locale, insieme alle testimonianze degli amici danno un quadro chiaro: Niccolò Ciatti, il giovane di Scandicci di 22 anni, è stato aggredito per una spinta casuale nella calca dei ragazzi che ballavano. Il tutto è avvenuto in pochi secondi: i tre ragazzi colpiscono ripetutamente al volto con dei pugni e Niccolò non fa in tempo ad accorgersi di quello che sta per accadergli. Quando Niccolò è a terra, uno dei tre aggressori gli sferra un calcio in testa, lasciandolo lì privo di sensi. Dopo la diffusione del video, non appena il quadro della situazione è tristemente chiaro, a parlare è Ilaria, la fidanzata, che non riesce a darsi pace: “Mi ha dato l’anima. Non il cuore, non l’amore: troppo di più. Era il mio gigante buono”. Il padre se la prende invece con gli aggressori che chiama “bestie”. Poi lancia l’accusa: “Ucciso mentre tutti guardavano”.
L’aggressione mortale è avvenuta nella discoteca St.Trop’s’ a Lloret del Mar, sulla Costa Brava, in Spagna, alle 3 di notte di sabato. Niccolò è morto il giorno successivo nell’ospedale Trueta di Girona.
“Per me Niccolò è come l’ossigeno, senza mi sento soffocare. Mi ha dato l’anima. Non il cuore, non l’amore: troppo di più. Tutti devono sapere quanto ci amavamo. Sapere cos’era per me e cos’ero per lui”. A ricordarlo così, con questo saluto disperato, è Ilaria, 20 anni, sul suo profilo Instagram.
Intanto lo aspettava per farsi una vacanza insieme: sarebbero dovuti partire ieri per il mare, prima in Toscana e poi in Corsica. Molte persone, venute a conoscenza dell’episodio, hanno lasciato un pensiero sul profilo di Ilaria: “Non vi conosco, ma la vostra storia mi ha toccato – scrive qualcuno, cose che non dovrebbero succedere mai”. “Quel calcio in faccia l’ho sentito anche io, forte, al volto e allo stomaco” si legge ancora.
Le testimonianze di chi ha assistito alla rissa e il filmato di quei momenti sono ora al vaglio degli inquirenti spagnoli che aspettano i risultati dell’autopsia sul corpo del giovane di Scandicci. I tre ventenni russi di 20, 24 e 26 anni sono stati arrestati ed ora sono indagati per omicidio.
Ilaria, appena ha saputo la notizia è volata in Spagna dove ha raggiunto i genitori del fidanzato anch’essi disperati per la perdita di questo ragazzo, morto a 22 anni per una banalissima lite. Il padreal Tg1 dichiara: “Non sono essere umani ma bestie che hanno ammazzato mio figlio come un sacco di patate, non posso dire neanche come un cane perché neanche un cane si merita una fine così”.
E “la cosa triste” vedendo il video dell’aggressione, è che “che tutti, tutti sono stati a guardare impotenti, sarebbe bastato che forse qualcuno intervenendo poteva risparmiargli quelle pedate sulla testa, quelle botte al cuore che me l’hanno ammazzato”. “Il video? Non sono riuscito a finire di vederlo”.