Ruby, cameriere Arcore: “Statuetta Priapo? Niente sesso, la comprai in Angola”

Pubblicato il 25 Gennaio 2013 - 17:17| Aggiornato il 6 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ricordate la statuetta di Priapo che secondo Ambra Battilana e Chiara Danese girava ad Arcore tra le ragazze alle “cene eleganti” di Silvio Berlusconi e alcune di loro “simulavano sesso orale”? Al processo Ruby 2 (i cui imputati sono Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora) ha preso la parola il cameriere di Berlusconi e si è “addossato” ogni colpa: ovvero ha detto che a portare a tavola “in modo poco educato” quella statuetta fu lui.

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Quella piccola statua l’ho regalata io al Presidente – ha testimoniato in Aula Lorenzo Brunamonti, cameriere di Arcore – l’ho messa io sul tavolo, è stato poco educato da parte mia, un’idea goliardica e stupida, visto poi tutto il parlare che se ne è fatto”. Insomma “una goliardata”, l’ha definita.

Nel dibattimento il cameriere, che è stato chiamato dalla difesa di Nicole Minetti, rispondendo alle domande del pm Antonio Sangermano e del giudice Annamaria Gatto ha spiegato, che quella statuetta l’aveva comprata lui nell’estate del 2010 in Angola. “L’ho presa – ha chiarito – perché era una metafora del bunga-bunga, la barzelletta sulla tribù africana, poi se ne è parlato tanto come oggetto sessuale, ma io l’ho presa come regalo scherzoso”.

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Diversa la versione di Ambra Battilana e Chiara Danese, sentite in Aula e parti civili nel processo. Hanno ribadito, come già testimoniato in precedenza, che la sera del 22 agosto 2010 la statuetta venne fatta girare tra le ragazze a tavola e alcune di esse avrebbero anche simulato rapporti orali. Il cameriere Brunamonti ha precisato, invece, di non aver mai visto alcuna scena di questo genere.