Imu, Pisapia: “Letta non tradisca gli impegni o il Parlamento lo sfiducerà”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Novembre 2013 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
pisapia

Pisapia (LaPresse)

ROMA – “Io mi auguro che sia lo stesso governo a modificare le decisioni sull’Imu, sempre che siano decisioni già prese e non solo annunci. Perché il rischio concreto è che su questo tema il governo cada. Se si prende un impegno, pubblicamente, per iscritto e a voce, si mantiene: non è giusto che siano i cittadini a pagare, faremo tutto quanto in nostro potere perché non accada”.  A parlare è Giuliano Pisapia, sindaco di Milano.

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L’Imu è stata abolita ma i cittadini di Milano e di molte altre città dovranno pagarne comunque una quota. È colpa del governo che non mantiene le promesse o dei Comuni che hanno alzato l’aliquota quest’anno, facendo quello che molti definiscono un azzardo?

«Noi non abbiamo fatto altro che applicare la legge, che fino a ieri prevedeva espressamente la possibilità di aumentare quelle aliquote. Non è stato un azzardo, ma l’applicazione di una norma dello Stato, fatta perché il governo nel suo insieme ci ha ripetutamente rassicurato sull’intera copertura del gettito 2013. Sindaci di ogni colore politico, indipendentemente dalla partecipazione alla compagine governativa, hanno ritenuto di doversi fidare».

Fiducia mal riposta, a giudicare dagli esiti.

«Aspettiamo a dare per certauna decisione che, al momento, non è scritta. Fino a mercoledì sera, prima dell’inizio del Consiglio dei ministri, avevamo la conferma dell’intera copertura. Ma è evidente che, se c’è stato un ripensamento, questo non può essere fatto pagare ai Comuni che hanno già approvato con difficoltà i bilanci, facendo — come Milano — una fortissima spending review e rimandando fino a quando è stato possibile quell’aumento. Perché questo è uno dei paradossi: chi ha evitato di far pagare di più negli anni scorsi, sitrova ora penalizzato per un voltafaccia inaccettabile».

Lei ha parlato di “scontro istituzionale” con il governo. In che cosa si traduce?

«Quando l’Anci e tutti i sindaci parlano di decisione vergognosa, di governo bugiardo e inaffidabile, è evidente che si consuma uno scontro istituzionale. La sollevazione dei sindaci è molto forte: c’è chi pensa a rimettere le deleghe, a denunciare il governo. Io credo ci siano gli estremi per sollevare una questione di incostituzionalità o per chiedere alle Regioni di sollevare un conflitto di competenza. Aggiungo che 216 milioni di Imu sulla seconda casa pagati dai milanesi tornano al governo: potremmo chiederne la restituzione perché, se le regole cambiano, cambiano per tutti. Ma prima di arrivare a questo ci sono ancora due strade» (…)