Intercettazioni, il documento dei “direttori riuniti”: “No alla legge bavaglio”

Pubblicato il 24 Maggio 2010 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA

intercettazioniI direttori dei giornali italiani hanno stilato un documento per dire “no” al ddl sulle intercettazioni che potrebbe diventare legge a breve. I direttori avevano già dimostrato di essere d’accordo durante la conferenza “a penne unificate” che avevano indetto per esprimere il proprio dissenso nei confronti del provvedimento.

Alla fine hanno concordato il documento con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Ecco il testo.

“Questo disegno di legge penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media compresi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie – comprese quelle che riguardano la grande criminalità – fino all’udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10. Le norme proposte violano il diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioé ad essere informati”.

“E’ un diritto vitale, irrinunciabile, da cui dipende il corretto funzionamento del circuito democratico e a cui corrisponde – molto semplicemente – il dovere dei giornali di informare. La disciplina all’esame del Senato vulnera i principi fondamentali in base ai quali la libertà di informazione è garantita e la giustizia è amministrata in nome del popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non comprimibile da atti di censura. A questo dovere non verremo meno, indipendentemente da multe, arresti e sanzioni. Ma intanto fermiamo questa legge, perché la democrazia e l’informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio”.

All’incontro organizzato dalla Fnsi hanno preso parte tra gli altri, da Roma Ezio Mauro (La Repubblica), Roberto Napoletano (Il Messaggero), Mario Sechi (Il Tempo), Carlo Bollino (La Gazzetta del Mezzogiorno), Michele Terzulli (in rappresentanza del direttore del Tg3), Corradino Mineo (Rainews 24), Norma Rangeri (Il Manifesto), Concita De Gregorio (L’Unità), Dino Greco (Liberazione), Emilio Carelli (Sky Tg24), il direttore dell’Ansa Luigi Contu, il direttore dell’Asca Gianfranco Astori, il vice direttore dell’AGI Antonio Lucaroni, il direttore del Secolo d’Italia, Flavia Perina.

In collegamento video da Milano il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, il direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, il vice direttore de Il Sole 24 Ore, Alberto Orioli.