Gran Bretagna. Linkare una notizia? Sì, ma solo a pagamento

Pubblicato il 2 Dicembre 2010 - 10:29 OLTRE 6 MESI FA

Gli aggregatori di notizie sono avvertiti: per linkare un pezzo probabilmente da ora in poi si dovrà pagare in Gran Bretagna. Con una sentenza della corte di giustizia i giudici hanno accolto la richiesta di una associazione di editori inglesi, la Newspapaper licensing agency, che aveva fatto causa a due agenzie che fanno rassegna stampa online per le aziende: la Meltwater news e la Public relations consultant association (Prca).

Per ogni link preso le due agenzie dovranno pagare un risarcimento. Sta proprio nel pagamento la differenza con chi fornisce per esempio un servizio gratuito di raccolta di notizie, come Google news. Gli sconfitti hanno protestato: «Crediamo fermamente che si sia raggiunta un’interpretazione sbagliata della legge e che l’Alta corte abbia sottovalutato i principi basilari del nostro operato e dell’utilizzo di internet».

Nla invece ha reagito con soddisfazione, già vende una licenza per chi vuole visualizzare i contenuti dei giornali, al prezzo base di 209 sterline all’anno (circa 250 euro): «Creare contenuti per il Web è un investimento – spiega il portavoce della Nla David Pugh – per cui è giusto che gli editori possano chiedere una quota a coloro che ne traggono profitto. Noi stimiamo che il valore del mercato degli aggregatori di notizie web in Gran Bretagna sia intorno ai 10 milioni di sterline. E’ giusto che una parte di questi soldi vada ai quotidiani».