Medicina, un braccio-robot e una maglietta interattiva per aiutare gli anziani

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 01:27 OLTRE 6 MESI FA

“Braccio di Ferro”, un nuovo robot-terapista in grado di assistere pazienti colpiti da ictus e patologie neuromotorie per recuperare le funzioni degli arti superiori, e “MagIC”, una Maglietta Interattiva Computerizzata per il monitoraggio dei parametri vitali, sono tra i primi progetti che i soci del Consorzio SI4Life hanno sviluppato a supporto della qualità della vita dell’anziano a casa e della sua riabilitazione.

Su questi e altri progetti, nel prossimo autunno, saranno avviate sperimentazioni in Liguria, presso i centri di riabilitazione della Fondazione Don Gnocchi e dell’Istituto David Chiossone, concretizzando la rete tra ricercatori, produttori e utilizzatori finali. Si aprono nuove frontiere, come strumenti della telemedicina e della teleassistenza per la riabilitazione supportata dalle tecnologie.

Su questi temi il Consorzio SI4Life sta lavorando per studiare nuovi protocolli riabilitativi, soprattutto per gli anziani, e portare questi prodotti dal laboratorio di scienza al cittadino nell’uso comune.

Il robot-terapista Braccio di Ferro, frutto di una collaborazione tra Fondazione Don Gnocchi, Università di Genova e Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), è stato sviluppato dalla Celin, nuovo socio di SI4Life.

Il braccio robotico potrà aiutare i pazienti nella riabilitazione degli arti superiori attraverso esercizi assistiti, in sinergia con il terapista umano.

MagIC è invece una maglietta intelligente, che attraverso sensori consente il monitoraggio di parametri vitali quali elettrocardiogramma, respiro, movimento e postura. I segnali vengono trasmessi ad un modulo elettronico portatile, sono memorizzati su una memory card e possono essere inviati ad un calcolatore esterno, al medico curante o al proprio cardiologo attraverso collegamento wireless Bluetooth.

Progettato dal Polo Tecnologico della Fondazione Don Carlo Gnocchi, questo strumento innovativo può trovare utilissime applicazioni cliniche, per la riabilitazione, la telemedicina e la ricerca biomedicale, ma anche in altri ambiti, quali ad esempio medicina del lavoro, sport, sicurezza sul lavoro, aeronautica (è stato sperimentato sui piloti dell’aeronautica per rilevare i parametri vitali durante particolari manovre di volo).

L’anno scorso 30 magliette sono state utilizzate da un’equipe composta da medici e ricercatori sul Monte Everest per 40 giorni, nell’ambito della spedizione High-Care; in questi giorni la stessa squadra e’ partita per ulteriori sperimentazioni sul Monte Rosa al rifugio Margherita.