Vivi in Provincia? Scordati internet veloce

Pubblicato il 27 Settembre 2010 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA

Aria buona, paesaggi belli, prodotti genuini. Sono alcuni dei vantaggi della vita fuori città.  Se vi serve una connessione internet che vi consenta almeno di vedere un video e qualche immagine senza perdere delle ore, però, scordatevelo e iniziate subito a cercare un alloggio nel centro urbano più vicino, sempre che le tasche ve lo consentano. Perché la rete veloce, proprio mentre Telecom parla di banda larga e navigazione ultra veloce in sei città entro Natale, in molti paesi resta una chimera. Non è tanto una questione di nord e sud, quanto una semplice e brutale legge di mercato.

Portare l’Adsl ha un costo, ci vogliono le centraline, e se una zona è giudicata non abbastanza allettante dai gestori, si rischia di rimanere senza adsl per tutta la vita. Ci sono le chiavette adsl, si può obiettare. Ma anche così il problema è lungi dall’essere risolto: le chiavette internet hanno bisogno di un segnale che appena si esce dalle grandi città diventa debole e incerto. E c’è anche la beffa del roaming dietro l’angolo: significa che se la chiavetta di un certo  gestore non trova il segnale si appoggia alla rete di un altro garantendo la navigazione, ma non gratis, anzi a tariffe salatissime.

Una beffa se si pensa che l’Italia è un Paese in cui ad offrire, sulla carta, il servizio Adsl lo offrono in tanti (Telecom, Vodafone, Wind Infostrada, Fastweb, Tiscali, Teledue solo per elencare alcuni dei maggiori). Eppure tutti vanno dove li porta il mercato.  E i dati Ue sono impietosi, l’Italia è un Paese ad alto “digital divide”, il divario digitale ovvero la distanza tra chi può accedere e non può accedere ad internet.

Chi vive in provincia e chiede l’Adsl sente da anni lo stesso discorso. Cambia il gestore ma non la sostanza, il potenziale cliente telefona e si sente dire: “Siamo spiacenti, il servizio non è ancora disponibile nella sua zona, questione di settimane”. Poi passano anni e internet non arriva mai. E non arriva perché, fondamentalmente, alle aziende non conviene investire per poche centinaia di case. Non solo: nei piccoli centri, di norma, l’età media è alta, molti sono anziani e quindi poco interessati ad internet. Non ci resta che scegliere quindi: o l’aria buona o la connessione veloce.