Calcio scommesse: Lecce-Lazio 2-4 e Lazio-Genoa 4-2 al setaccio

Pubblicato il 31 Marzo 2012 - 20:58 OLTRE 6 MESI FA

Calcio scommesse (LaPresse)

CREMONA –  L’interesse di investigatori e inquirenti cremonesi che si occupano della brutta vicenda del calcioscommesse sembra decisamente concentrarsi su due partite della Lazio dello scorso campionato. Match di cui si era gia’ parlato nell’ambito dell’inchiesta ma che nelle settimane scorse si sarebbero arricchiti di nuovi dettagli: Lecce-Lazio (finita 2 a 4) e Lazio-Genoa (4 a 2).

Nelle settimane scorse, infatti, e’ giunto al procuratore Roberto di Martino un interrogatorio per rogatoria trasmesso dalle autorita’ giudiziarie ungheresi del calciatore magiaro Gabro Horvat, gia’ arrestato in Ungheria per vicende simili. E’ lui che parla diffusamente di Lecce-Lazio come di una partita combinata. Di Lazio-Genoa aveva raccontato invece per primo il giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni nell’interrogatorio del 27 dicembre scorso, dopo il suo arresto, davanti a di Martino: ”Quanto alla partita Lazio-Genoa, terminata 4 a 2 – aveva detto Gervasoni – ho appreso da Gegic (Amir, ritenuto a capo del gruppo di scommettitori degli zingari – ndr) che gli slavi si incontrarono, lo stesso giorno della partita, che venne disputata alle 18.00 con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri, della Lazio. Successivamente so, sempre da Gegic, che gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, il quale a sua volta interesso’ altri giocatori della sua squadra”.

Lo stesso Gervasoni avrebbe rivelato nuovi dettagli su Lazio-Genoa anche nell’interrogatorio sostenuto, sempre davanti a di Martino lo scorso 12 marzo e il cui contenuto e’ stato secretato. In quell’interrogatorio, il ‘pentito’ dell’inchiesta cremonese aveva parlato complessivamente di 42 partite, alcune anche di non particolare rilievo, in buona parte anticipate nel dicembre scorso.

Oggi, dal gip di Cremona Guido Salvini, sono stati interrogati Vinko Saka e Alija Ribic, che si sono costituiti nei giorni scorsi dopo una lunga latitanza. Saka, ex allenatore delle giovanili della Dinamo Zagabria, e Ribic, ex camionista, sono accusati anch’essi di far parte del cosiddetto gruppo degli ‘zingari’. ”Siamo qui per dire la verita’ perche’ Carobbio (Filippo, ex Spezia, ndr) e Gervasoni hanno detto solo sciocchezze”, hanno spiegato Kresimir Kersnik e Marcello Cecchini. Per i due croati non erano certo loro a sollecitare i due giocatori a vendere le partite: erano invece Gervasoni e Carobbio a offrire loro informazioni sulle partite e i due croati di conseguenza scommettevano. Non parlavano direttamente con i calciatori ma era Gegic, a tenere i contatti e ad anticipare il denaro.     ”Per quanto concerne i giocatori – dichiara Saka a verbale – confermo che mi sono stati presentati solo Gervasoni e Carobbio. Pero’ dopo Brescia-Mantova, che era andata male, i soldi erano stati restituiti a Sulijc (anch’egli degli ‘zingari’, ndr), da Gervasoni, che era con un’altra persona che non conosco”.

Saka descrive il meccanismo della combine: ”Faccio presente che Sulijc e Lalic (un altro ‘zingaro’, ndr) anticipavano i soldi ai giocatori. I giocatori restituivano i soldi se l’accordo non veniva rispettato. Nei casi invece in cui tutto andava bene rimborsavo come gli altri Sulijc e Lalic di quanto anticipato in proporzione alle scommesse”. Le somme destinate ai calciatori coinvolti della combine si aggiravano mediamente sui 30mila euro, ma si arrivava anche a 50-60 mila euro.