Tirreno-Adriatico, Vingegaard ha vinto la corsa a tappe, Milan primo a San Benedetto

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 10 Marzo 2024 - 17:30
Tirreno-Adriatico di ciclismo, Vingegaard ha vinto la corsa a tappe, il friulano Jonathan Milan primo al traguardo di San Benedetto del Tronto

Jonas Vingegaard

Tirreno-Adriatico di ciclismo, , il danese Jonas Vingegaard ha vinto la corsa a tappe. Il friulano Jonathan Milan ha vinto la volata della settima e ultima tappa con uno sprint di rara potenza sul traguardo di San Benedetto del Tronto abilmente pilotato dal bergamasco Simone Consonni, suo compagno nel quartetto d’oro di Tokyo.

GARA MOSSA
Settima e ultima tappa. Partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto . Frazione conclusiva di 154 km. Il via alle 12.58. Soliti scatti iniziali, sei attaccanti in evidenza, tra cui Tiberi, Caruso, De Marchi. Dopo un’ora il sestetto è sempre in fuga.

Vingegaard (maglia azzurra e verde) controlla al timone della Visma. I 6 fuggitivi scollinano il GPM di giornata, il Mondodinove (3,9 km al 5,5%) senza affanni e con un buon margine sul gruppo. La classifica scalatori  è già in tasca a Vingegaard (primo con 30 punti). La prima ora di corsa se ne va senza particolari sussulti. La Carovana scende. Verso il mare.

E dopo 76 km plana su Grottammare, provincia di Ascoli Piceno, rinomata località turistica, polo emblematico della “Riviera delle Palme”. E dopo lo sprint intermedio di San  Benedetto la corsa si è accesa negli ultimi 50 km. Sprint vinto da  Ben Healy che ha preceduto, nell’ordine: Tiberi, Caruso e de Marchi.

CIRCUITO FINALE DI 15 KM
Anello di 15 km,  ripetuto cinque volte su strade di media larghezza nella prima parte; gli ultimi 3 km su strade ampie e prevalentemente rettilinee. A 30 km dall’arrivo il sestetto è sempre in fuga con un vantaggio di una trentina di secondi. Si viaggia a quasi 50 km/h.

Il gruppo alza il ritmo e riduce il gap. Ma i battistrada reggono con ragionevole orgoglio e vis agonistica. Ma all’inizio dell’ultimo giro vengono assorbiti dal gruppo. Comincia la bagarre per conquistare le migliori posizioni. Si organizzano in”treni” per i velocisti. Nel frattempo gli uomini jet stanno “coperti”. Nel vento lasciano i “pesci pilota”.

Ultimi 5 km, punte di 64 km/h. Ritmo indiavolato. Tensione alle stelle. Volatona. Consonni pilota Jonathan Milan e il gigante friulano risponde con uno sprint di potenza e prepotenza al centro della strada. Si ingobbisce nello sforzo titanico.

Brucia fior di velocisti. Il favorito Philipsen finisce quarto.  Kristoff secondo,Davide Cimolai terzo. Quinto il baffo della Cofidis (Aniolkovski , la “freccia di Varsavia “). Corsa chiusa in 3h51’15”.

CLASSIFICA GENERALE
1. Vingegaard, 2. Ayuso (+1’24”), 3. Hindley (+1’52”), 4. Del Toro (+2’20”), 5. O’ Connor (+2’24”),6. Arensman (+2’25”), 7. Uijtdebroeks (+3’10”), 8. Kamna (+4’02”), 9. Pidcock (+4’05”),10. Vauquelie (+4’24”). Primo degli italiani Lorenzo Fortunato 14esimo a +5’26”.