La legge sugli stadi, nella versione rivista e reinserita nella Legge di Stabilità, è una legge che “dà il via libera alla speculazione edilizia”, secondo Legambiente. Leggi anche —> Il nuovo stadio di James Pallotta piace al sindaco di Roma Ignazio Marino “Altro che stadi. Quell’emendamento è unvia libera a speculazione edilizia. Se approvato, sarà possibile costruire nuovi edifici ovunque, dalla Terra dei Fuochi all’alveo del Tevere”: così Legambiente commenta la nuova versione della “Legge stadi”, un emendamento “pericoloso” alla Legge di Stabilità, che sta circolando in queste ore, secondo cui sarebbero “coinvolte aree a rischio idrogeologico, archeologiche, inquinate senza considerare i rischi per la salute e la pubblica incolumità”. La proposta di modifica al testo approvato al Senato, rileva Legambiente, “prevede la possibilità di realizzare gli impianti e ogni tipo di intervento edilizio superando, attraverso il passaggio alla presidenza del Consiglio, qualsiasi parere contrario di chi è preposto alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico, della salute e della pubblica incolumità”. “Per quale motivo – si chiede l’associazione ambientalista – si deve poter realizzare un impianto sportivo con annesse case e uffici nell’area di esondazione del fiume, alimentando i rischi per le persone, oppure in un area inquinata da bonificare, facendo finta che non esistano pericoli per la salute? Perché consentire di costruire in aree di tutela archeologica o paesaggistica? Le società sportive come il Coni, per prime, dovrebbero essere contrarie ad associare il proprio nome a un provvedimento che è pensato per permettere speculazioni edilizie enormi, come mai realizzate nella storia d’Italia”.