Bimbi profughi siriani, Londra cambia idea: li accoglierà

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2016 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA
Bimbi profughi siriani, Londra cambia idea: li accoglierà

Bimbi profughi siriani, Londra cambia idea: li accoglierà

LONDRA – Il governo britannico cede alle pressioni e decide di accogliere alcuni bambini siriani non accompagnati che sono arrivati in Europa. Lo ha annunciato l’ufficio del premier David Cameron, precisando che avranno diritto ad andare in Gran Bretagna i minori che sono stati registrati in Grecia, Italia o Francia prima del 20 marzo, ma senza definire il numero dei bambini che saranno accolti.

La Gran Bretagna aveva già accettato di accogliere oltre tremila rifugiati minorenni provenienti dai campi profughi del Medio Oriente entro il 2020, così come 20mila siriani. Ma aveva escluso quelli già entrati in Europa, dichiarando che accettarli avrebbe incoraggiato altri a compiere il pericoloso viaggio.

Mercoledì 4 maggio un’associazione che custodisce la memoria dei rifugiati ebrei bambini che a fine anni ’30 furono salvati grazie all’operazione di soccorso ‘Kindertransport’ arrivando a Londra ha scritto a Cameron chiedendo di “mostrare compassione” per i piccoli siriani.

Era stato proprio uno di questi bambini, oggi deputato laburista, lord Alf Dubs, a presentare la proposta di accoglienza per i tremila bimbi siriani. “Il mio messaggio ai conservatori è che nel 1938-’39 il nostro Paese accolse 10 mila piccoli rifugiati dalla Germania, dall’Austria e dalla Cecoslovacchia, ed io ero uno di loro”, aveva detto Dubs presentando la proposta. “Oggi si tratta di accettare un numero assai minore di bambini siriani ed è vergognoso che la Gran Bretagna non lo faccia”.

Keir Starmer, ministro degli Interni del governo ombra laburista, aveva chiesto di votare a favore della proposta sottolineando che i bambini rimasti soli nei campi profughi come quello di Calais sono chiaramente vulnerabili e che bisogna intervenire il più presto possibile per aiutarli: “La storia ci giudicherà se non lo faremo”.