Germania, tedeschi contro i bordelli: “Moderna forma di schiavitù…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2013 - 15:52 OLTRE 6 MESI FA

bordello berlinoBERLINO (GERMANIA) – “La Germania è diventata la piattaforma di scambio del commercio delle donne e il paradiso dei turisti del sesso provenienti dai paesi vicini”. Con queste parole si è aperto un appello firmato da un centinaio di personalità della società civile tedesca contro la trasformazione della Germania in una mecca dei bordelli.

Tra i firmatari del manifesto ci sono attivisti dei diritti umani, femministe, e personalità appartenenti al mondo della cultura, dello spettacolo e dell’impegno sociale. L’appello si rivolge contro la moderna forma di schiavitù rappresentata dalla prostituzione, esplosa in Germania dopo la legalizzazione del 2002 decisa dai rossi-verdi del cancelliere Schroder.

Una legge, rimarca il manifesto, nata con buone intenzioni ma naufragata per l’esplosione dello sfruttamento, che invece di ridare dignità alle prostitute ha facilitato ancora di più il loro commercio.

Come scrive il quotidiano Die Welt, poco prima delle elezioni dello scorso 22 settembre il governo di Angela Merkel aveva proposto una modifica all’attuale quadro normativo. L’opposizione, che controlla la Camera delle Regioni, aveva però posto il suo veto sulla misura, perché aveva giudicato insufficiente la normativa che riprendeva una direttiva dell’Unione Europea contro lo sfruttamento.

In Germania lo sfruttamento delle donne è esploso negli ultimi anni, a seguito della forte immigrazione delle donne dall’Europa dell’est. Un flusso favorito dai commercianti di uomini, che vendono le future schiave del sesso alle migliaia di bordelli di cui è piena la Germania.

I locali del sesso sono particolarmente numerosi nelle zone di confine. Saarland è diventato una vera e propria mecca del sesso, con quasi 300 bordelli legali, e locali ai limiti della legge con prostitute che esercitano la loro professione al loro interno.

In Germania i bordelli sono più di 3 mila, senza contare i non fedeli alla legalità. Le professioniste del sesso che operano tra Amburgo e Monaco di Baviera sono circa duecentomila, per un giro d’affari stimato in quattordici miliardi di euro l’anno.

Esistono veri e proprio mega bordelli dove si contano i clienti in decine di migliaia, con picchi di duemila presenze durante i weekend. Una forte spinta viene dall’estero, con veri e propri pacchetti del turismo del sesso offerti alla clientela internazionali, di paesi vicini ma anche di nazioni lontane dalla Germania.

I punti più criticati della normativa tedesca evidenziano come sia ormai diventato quasi impossibile perseguire chi sfrutta le donne. Secondo l’attuale legislazione i cosiddetti magnaccia possono essere condannati se intascano più della metà di quanto guadagna una loro protetta.

Ulteriore causa di forte degrado e umiliazione delle donne sono i mancati limiti posti per l’offerta della prestazione. Grazie a questa lacuna normativa sono fioriti bordelli che offrono tariffe flat, dove i clienti possono pagare il prezzo di un solo rapporto ma consumarne con tutte le donne presenti nel bordello.