Roma, Gianni Danieli ucciso da pino. Legambiente: “185mila alberi pericolosi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2013 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
Roma, Gianni Danieli ucciso da pino. Legambiente: "185mila alberi pericolosi"

Roma, Gianni Danieli ucciso da pino. Legambiente: “185mila alberi pericolosi”

ROMA – Gianni Danieli è morto il 1° dicembre a 42 anni travolto mentre era sulla sua motocicletta da un albero caduto su via Cristoforo Colombo, a Roma. La causa della tragedia sarebbe il maltempo, ma l‘albero era già pericolante e veniva tenuto da un cavo d’acciaio ancorato ad un cartello pubblicitario.

Intanto i pm di Roma hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo e chiesto tre perizie: una medico legale, una agronomo forestale e una meteorologica. Ma Legambiente, alla luce dei fatti, denuncia: “Ci sono 185 mila alberi solo su strada e sono quelli potenzialmente più pericolosi”.

Giulia Moreschini, la vedova di Danieli, non nasconde la sua rabbia: “Qualcuno dovrà spiegarmi come è potuto accadere che un albero non un ramo possa averlo schiacciato, un pino legato con dei tralicci”.

Le tre perizie sono state richieste dal pm e valutano tutti gli aspetti della vicenda, scrive Adelaide Pierucci su Il Messaggero:

“Il magistrato sta acquisendo tutte le prove e ha disposto anche altri accertamenti. Quello agronomo-forestale che dovrà valutare la robustezza dell’albero, e quello metereologico, per accertare quanto possa aver influito la forza del vento sulla caduta del pino di venti metri. Verrà nominato un esperto che dovrà stabilire le condizioni climatiche in quel quadrante di Roma al momento dello schianto”.

Le parole del suocero di Danieli sono strazianti:

“«Sono un pilota. In quella zona e in quel momento il vento era sui dieci nodi. Una brezza. Non raffiche. E che un albero può cadere e uccidere per la brezza? Quell’albero non si teneva in piedi, era stato ancorato chissà quando con un cavo d’acciaio rotto da più di un anno. Abbiamo la prova su un video di google maps e l’abbiamo riferito a chi sta indagando»”.

Ma quel pino non è il solo pericolo sulle strade di Roma, come spiega Lorenzo Parlati di Legambiente a Elena Panarella de Il Messaggero:

“Senza tener conto di parchi e ville dove sempre più spesso si verificano crolli di alberi secolari, solo a Roma – spiega Parlati – «ci sono 185 mila alberi solo su strada e sono quelli potenzialmente più pericolosi». Questo tema secondo il presidente di Legambiente Lazio, richiede un’attenzione particolare soprattutto «dal punto di vista delle risorse», questo perché «si tratta di un settore che in fase di ristrettezze economiche, viene penalizzato». Una situazione ancora più preoccupante per il ripetersi a Roma di fenomeni meteorologici eccezionali”.

“Chi ha sbagliato deve pagare”, dice la vedova di Danieli. Lei rimasta sola con i due figli da crescere, figli che aspettano il ritorno del padre, spiega Giulia a Raffaella Troili de Il Messaggero:

“«Ho due bambini qui a casa, di due e sette anni, che stanno aspettando che il papà ritorni, è da domenica che lo aspettano. Mio marito stava andando tranquillamente in moto, tornava dal lavoro, non era ubriaco non è andato contro un palo: un albero l’ha colpito alla testa. E qualcuno dovrà spiegarmi come è potuto accadere che un albero non un ramo possa averlo schiacciato, un pino legato con dei tralicci. Una risposta a me e ai miei figli qualcuno la dovrà dare. Credo nella magistratura, deve capire che è successo e non farlo più accadere. E chi ha sbagliato deve andare in galera»”.