Trebisacce, uomo ucciso e fatto a pezzi, messo in 8 scatole. Fermata la figlia

Pubblicato il 30 Gennaio 2013 - 15:49| Aggiornato il 15 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

TREBISACCE (COSENZA) – Un uomo è stato ucciso a Trebisacce ed il suo cadavere è stato fatto a pezzi. Poi è stato avvolto nel cellophane e messo in otto scatole La figlia della vittima, una donna di 40 anni,  è stata fermata dai carabinieri. La donna è stata portata in caserma ed è stata interrogata dai militari.

La vittima è Riccardo Chiusco, di 72 anni. A scoprire il delitto, sono stati i vigili del fuoco ed i carabinieri, chiamati dopo che dall’appartamento in cui vivevano padre e figlia non rispondeva nessuno. I militari sono intervenuti dopo che alcuni familiari di Chiusco avevano segnalato che dell’uomo non si avevano più notizie da alcuni giorni.

Scrive il Corriere della Sera che quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento di Chiusco hanno trovato la figlia:

La ragazza era in stato confusionale e quando i carabinieri le hanno chiesto che fine avesse fatto il padre non ha saputo fornire nessuna indicazione. Un forte odore proveniente dal sottoscala ha però insospettito le forze dell’ordine. I carabinieri si sono avvicinati ad alcuni scatoloni riposti l’uno accanto all’altro ed hanno fatto la macabra scoperta. L’uomo era stato ucciso e il suo corpo fatto a pezzi con un grosso coltello: i resti chiusa in buste con calce e borotalco e poi nascoste negli scatoloni. L’arma non è stata trovata. A Stefania Chiurco è stato notificato il provvedimento di fermo.