Boeing caduto in Iran, abbattuto per errore? Quei buchi sulla fusoliera…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Gennaio 2020 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA
Aereo caduto in Iran, abbattuto per errore? E quei buchi sulla fusoliera

I resti dell’aereo caduto in Iran (foto ANSA)

TEHERAN – Il Boeing 737 della Ukraine International Airlines caduto ieri, 8 gennaio, poco dopo il decollo da Teheran, in Iran, stava tornando indietro a causa di un “problema”: è quanto emerge finora dall’inchiesta iraniana sull’incidente costato la vita a 176 persone. “L’aereo, che all’inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell’aeroporto, ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto nel momento dell’incidente”, ha reso noto sul suo sito l’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana. Ma l’emittente televisiva al Hadath, che fa parte del gruppo della saudita al Arabiya, ha diffuso la notizia che l’aereo sarebbe stato colpito per errore da un missile sparato dai Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran. E ad avvalorare questa tesi ci sono degli scatti sul luogo del disastro che mostrano pezzi della fusoliera dell’aereo pieni di “buchi” che hanno fatto sorgere ulteriori sospetti.

L’Iran non consegnerà le scatole nere

A gettare altre ombre su quanto accaduto, ci ha pensato l’Iran che non consegnerà alla Boeing, che ha sede a Chicago, negli Stati Uniti, le scatole nere dell’aereo caduto. Lo ha annunciato il capo dell’aviazione civile iraniana Ali Abedzadeh aggiungendo che non è ancora chiaro in quale Paese l’Iran invierà le scatole nere in modo da analizzare i dati. Boeing è “consapevole delle notizie di stampa dall’Iran e stiamo raccogliendo più informazioni”, ha fatto sapere il portavoce della società con sede a Chicago. Boeing, come gli altri produttori di aerei, in genere dà assistenza nelle indagini sugli incidenti. 

Il Boeing aveva fatto scalo a Milano

Prima di volare verso l’Iran l’aereo era stato a Milano Malpensa per i due collegamenti tra lo scalo lombardo e Kiev. È quanto emerge dalle piattaforme che tracciano i movimenti dei velivoli. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, è una circostanza che solleva più di qualche interrogativo se si dovesse prendere in considerazione la prima ipotesi avanzata dalle autorità iraniane, ovvero che l’aereo sia precipitato per un problema tecnico. Il Boeing 737 ha operato il volo PS311 da Kiev a Milano Malpensa martedì 7 gennaio. L’aereo è decollato alle 10.46 di mattina, ora locale (le 9.46 in Italia) per arrivare a Milano poco dopo mezzogiorno. Tre ore dopo l’aereo è ripartito per giungere nella capitale ucraina alle 18.45 (le 17.45 in Italia). Nella sua sosta a Malpensa – riporta sempre il quotidiano milanese – sarebbero stati effettuati i soliti controlli di routine che consistono in una analisi visiva e superficiale dell’esterno del velivolo per vedere se ci sono anomalie.

Kiev fa marcia indietro: “Cause ancora da chiarire”

Inizialmente l’ambasciata Ucraina aveva fatto sapere che “secondo le informazioni preliminari, l’aereo si è schiantato a causa di un guasto al motore per motivi tecnici” escludendo “la possibilità di un attacco terroristico o di un attacco missilistico”. Era stato Qassem Biniaz, un funzionario del ministero iraniano, a riferire che un motore aveva preso fuoco e il pilota non era stato in grado di riprendere il controllo. Ma l’ambasciata qualche ora dopo ha cambiato la sua versione: “Una commissione chiarirà le informazioni sulle cause del disastro aereo. Ogni dichiarazione sulle cause dell’incidente prima delle conclusione della commissione non è ufficiale”. 

Fonti: CORRIERE, ANSA.