Controversa amicizia fra principe Andrea e miliardario pedofilo, Jeffrey Epstein

Pubblicato il 2 Marzo 2011 - 08:00| Aggiornato il 4 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

1986: il principe Andrea sposa Sarah Ferguson

LONDRA – La capacità degli inglesi di assorbire i peggiori scandali farà certamente passare nell’oblio le ultime rivelazioni del giornale domenicale News of the World e del rivale Mail on Sunday su frequentazioni molto border line e anche sui gusti sessuali del principe Andrew, duca di York, terzo figlio (secondo maschio) della Regina Elisabetta. Andrew è quarto in linea di successione al trono e forse è più noto al grande pubblico internazionale come marito della controversa Sarah Ferguson, quella che disse di avere messo i gioielli in valigia e di non averli più trovati all’arrivo in Brasile e più di recente, di avere chiesto una mazzetta per presentare il marito.

Di tutto l’intreccio di losche vicende che i due giornali inglesi hanno spiattellato, la cosa che colpisce di più è l’episodio in cui il principe, seduto in poltrona, con un sorriso beato e due ragazze, due prostitute gentilmente offerte  da un amico miliardario e pedofilo, sedute sulle sue ginocchia e un pupazzo, che è la sua caricatura, in mano, fa toccare il seno di una ragazza dalla mano del pupazzo e tocca direttamente il seno dell’altra con la sua. Non è uno scherzo, è nero su bianco, in inchiostro su carta e virtuale.

Sono impressionanti le somiglianze con lo scandalo che sta esponendo l’Italia al ludibrio mondiale a causa dei comportamenti del primo ministro Silvio Berlusconi, dalle frequentazioni di minorenni ai rapporti con il petrolio russo e libico, anche se si può scommettere che né Lord Rothermere, proprietario del Mail, né Rupert Murdoch, proprietario del News of the World, verranno mai in Italia a sputare sul loro paese. Fanno gli editori e lì si fermano.

Però gli inglesi si sentono titolati a esprimere giudizi su chi governa in Italia come se fossero depositari della linea morale del mondo e non sono per  nulla a disagio di fronte a una casa reale che ha rischiato la devastazione ad opera della scandalosa vita di Diana, che solo dopo dopo la tragica fine è stata trasformata in una specie di santa,  dal fratello e dal nuovo suocero egiziano; ha come principe ereditario il povero Carlo, che anche la madre Elisabetta vorrebbe escludere dal trono, il secondo (e nel cuore della nonna anche primo) in linea di successione, Harry, che sta per sposarsi con una ragazza il cui zio si è vantato, con i giornalisti del News of the World, di potere procurare droga e prostitute da 600 sterline a notte; proprio nella notte di sabato 26 Harry è stato protagonista di un episodio che rivela tutta la arroganza dei comportamenti di questa gente in nome della sicurezza. Infine come quarto dopo Carlo, Harry e William, questo amico di pedofilo condannato e segnato sui registri della polizia americana, anche lui a sua volta, il principe, con abitudini sessuali quanto meno tali da lasciare perplessi.

Anche sotto il profilo giornalistico ci sono delle contraddizioni che in apparenza non si spiegano. La storia dei rapporti di Andrew con le prostitute è vecchia di dieci anni mentre i fatti rivelati dal News of the World non si capisce se risalgano a pochi giorni fa o alla fine di dicembre, quando giornali e siti internet americani ne avevano ampiamente parlato. Infatti, quel che il News of the World ha messo in piazza, con tanto di foto, è che il principe continua a essere intimo con un personaggio dalla reputazione assai dubbia, il finanziere americano Jeffrey Epstein, che da poco ha finito di scontare 13 mesi di carcere (alla maniera dei miliardari,  ovviamente) per pedofilia.

Fu beccato perché si era fatto fare un “massaggio” molto intimo da una ragazzina di 14 anni ma l’Fbi ha accertato che almeno quaranta sono ragazze minorenni con cui ebbe rapporti. La procura distrettuale di Manhattan lo ha collocato  al più alto livello, il terzo, come pedofilo pericoloso; ha come pena accessoria cinque anni di libertà vigilata, ogni tre mesi deve presentarsi in commissariato e farsi fare di nuovo le foto segnaletiche.