Probabilmente non c’è niente di più ridicolo dell’amore di Fratelli d’Italia e della destra italica per Il Signore degli Anelli. Qua e là in giro tra saggi, articoli, prefazioni si legge che l’amore della destra per il fu John Ronald Reuel Tolkien è l’amore per il tradizionale, per il mondo antico di non si sa cosa, per la lotta contro il progresso barbaro e capitalista. Quindi Meloni Giorgia sarebbe per la lotta contro il progresso barbaro e capitalista? La fu ministra, o ministro come vuole, dell’evidentemente anti capitalista Berlusconi Silvio? L’alleata di Forza Italia? Davvero questa destra tra non matrimoni, separazioni, nomine in cda vari e in Rai, cene galanti non meglio precisate, bunga bunga, olgettine, rotture di coppie tra una puntata e l’altra di Striscia la notizia, serate in Sardegna dei figli, dei cugini e di non si sa chi – e l’elenco potrebbe andare avanti più o meno all’infinito – rappresenta i valori della tradizione e della comunità? Daniela Santanché, ministro del governo Meloni, sarebbe un simbolo dell’anti modernismo? Un simbolo contro il potere? Ma davvero vogliamo metterla così?
In questi giorni la stampa inglese, complice un’esposizione che si terrà a Roma nei prossimi giorni, si sta interrogando su questo, del tutto, insensato amore tra la destra nostrana e Il Signore degli Anelli. “Un cattolico convinto – dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – che esaltò il valore della tradizione, della comunità e della storia cui si appartiene”. Già, tutti valori per esempio condivisi dal tradizionale Matteo Salvini e della sua Lega. La Lega, d’altronde, nella sua storia ha sempre cercato di tenere unita l’Italia. I valori della comunità, dice Sangiuliano. Ma davvero stiamo parlando ancora di qualcosa di serio?