Caos Tares-Imu, Canepari (Caf): “Colpa di politici inesperti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2014 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

Caos Tares-Imu, Canepari (Caf): “Colpa di politici inesperti"TORINO – Valeriano Canepari, coordinatore della Consulta dei Caf che rappresenta le organizzazioni di consulenza fiscale di Cgil, Cisl, Uil e Acli, parla a Repubblica del caos Tares-Imu. “Certo se si dovessero applicare le norme, ci sarebbero i presupposti per ricorrere contro i tempi di pagamento. Ma con quali conseguenze?”.

L’intervista a cura di Paolo Griseri:

Canepari, a quali tempi si riferisce?

«Ci sono normative precise sulla distanza di tempo che deve intercorrere tra la definizione dell’entità di una tassa e il termine ultimo per pagarla. Credo che sia per la seconda rata dell’Imu sulle seconde case che per la mini-Imu i termini siano stati superati. Ma non tocca a noi, tocca semmai alle associazioni dei consumatori presentare eventuali ricorsi. Anche se dubito che avrebbero esiti positivi».

Per quale motivo?

«Perché comunque di quei soldi i Comuni hanno urgente bisogno per far quadrare i bilanci. Anche noi come Caf avevamo provato a chiedere una dilazione nei pagamenti. La congestione di scadenze di questi giorni ha finito per provocare un superlavoro nei nostri uffici. Siamo riusciti a far fronte ma certo i Comuni non ci hanno dato una mano a chiedere di allungare i tempi di pagamento. Segno che avevano bisogno di quei soldi il più presto possibile».

Quali margini ci sono per chi arriva in ritardo o sbaglia a pagare?

«Ci sono norme chiare. Per i primi 14 giorni c’è il cosiddetto ravvedimento sprint che prevede il pagamento di una sanzione che aumenta dello 0,2 per cento al giorno per i primi 14 giorni. Dal quindicesimo giorno scatta invece il ravvedimento operoso: la sanzione è del 3 per cento e gli interessi sono dell’1 per cento. Chi paga con un anno di ritardo paga una sanzione del 3,75 per cento».

Se pagare le tasse fosse semplice, voi avreste meno lavoro. Ma come mai è diventato così complicato? La vicenda della mini Imu è surreale..

«Anche noi lavoriamo meglio quando le norme sono chiare. Certo non si può pretendere che i cittadini trascorrano la giornata a consultare i siti di norme e tributi. La vicenda Imu è la spia di un significativo calo di professionalità da parte dei politici che legiferano».

Può spiegarci a che cosa allude?

«I politici della precedente tornata legislativa erano più esperti. Capivano meglio le conseguenze di una nuova norma sulla vita delle persone. In questa tornata invece i politici sono meno preparati da questo punto di vista. E finiscono per lasciare ai tecnici dei ministeri il compito di legiferare. I tecnici però non hanno una visione politica, non si preoccupano delle conseguenze pratiche delle loro decisioni. E questo, a mio parere, è uno dei motivi alla base del pasticcio di queste settimane» (…)