Intestino umano si è allentato e “sgocciola” malattie nel sangue

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2017 - 08:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Intestino umano, negli ultimi 30 anni le giunzioni tra le cellule della sua parete si sono allentate e così si è perso l’effetto barriera (Corriere della Sera-Salute, articolo di Alice Vigna). Si chiama sindrome dell’intestino permeabile o gocciolante ed è tutt’altro che una rarità. Anzi si stima che in misura più o meno accentuata ne soffra praticamente tutta la popolazione.

L’articolo del Corriere Salute riporta l’opinione di Massimo Campieri gastroenterologo e Direttore Unità malattie croniche intestinali del Policlinico Sant’Orsola di Bologna secondo cui “è ragionevole supporre che oggi quasi nessuno possa dire di avere un intestino davvero sano, senza disturbi riferibili ad alterazioni strutturali di grado almeno lieve”.

La ragione di questo status più che epidemico si suppone sia lo “shock alimentare” degli ultimi decenni in cui si sono profondamente modificate le abitudini alimentari (come e cosa mangiamo) e la composizione dei cibi di cui ci nutriamo. Qualcosa o più di qualcosa ha modificato la tenuta reciproca tra le cellule dell’intestino. E nei microscopici ma reali spazi che si sono aperti “transitano” verso la circolazione sanguigna elementi che prima non passavano: batteri, lieviti, lipopolisaccaridi, antigeni…

L’organismo vede ciò che è transitato là dove non dovrebbe essere e reagisce contro elementi che nell’intestino sono naturali ma fuori appaiono anomali. La reazione dà vita a infiammazioni, locali e anche generali. Con tutta probabilità è questa la causa o almeno una delle cause della celiachia e anche delle molteplici e crescenti infiammazioni intestinali. Una condizione di grande diffusione della sindrome può spiegare infatti l’altrimenti per ora incomprensibile progressione di queste patologie e malesseri.

E’ lecito supporre che anche asma, intolleranza alimentari, diabete tipo 1 e depressione possano avere l’intestino allentato come concausa. Che si può fare? La ricerca medica punta alla individuazione di farmaci che “reincollino” le giunzioni tra le cellule intestinali o stimolino l’organismo a farlo da solo. Ma è solo ai primissimi passi. E poi non sarebbe possibile medicalizzare su vasta scala perfino l’attività umana di nutrirsi.

L’unica, anzi l’unico consiglio che viene dai medici è quello di mangiar il più sano possibile. Già, ma a parte il pesce (sempre non abbia i suoi guai di inquinamento ambientale) e l’olio d’oliva, qual è e dove esattamente sta e si vende il cibo sano? E chi davvero lo sa? Ci illudiamo che sia ovunque ci sia una targhetta o etichetta con sopra scritto “biologico”. Ed è appunto un’illusione.