Futuro della Terra? E’ scritto nei frammenti rocciosi che “inquinano” le stelle

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2014 - 07:25 OLTRE 6 MESI FA
Futuro della Terra? E' scritto nei frammenti rocciosi che "inquinano" le stelle

(Credit Photo: Nasa/Jpl)

ROMA – I frammenti di roccia che “inquinano” le stelle simili al Sole indicano agli astronomi quale sarà il destino del pianeta Terra. Osservando le nane bianche, stelle ormai allo stadio terminale del loro ciclo vitale, i ricercatori hanno individuato i resti di pianeti rocciosi che un tempo potrebbero essere stati simili alla Terra.

Dopo decenni di studi, la ricerca pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society indica che i frammenti osservati nelle nane bianche sono ciò che resta dei pianeti che un tempo orbitavano attorno alla stella. Per gli autori della ricerca, dell’università britannica di Leicester, è il futuro al quale la Terra, come gli altri pianeti rocciosi del Sistema Solare, andrà incontro fra miliardi di anni.

Negli ultimi anni numerose osservazioni indicavano che gli strati esterni di queste stelle anziane, composte essenzialmente da elio e idrogeno, mostravano un’anomala contaminazione di elementi pesanti, come carbonio e ferro, la cui concentrazione non era spiegata dai modelli teorici.

Martin Barstow, presidente della Società Astronomica Reale e coordinatore della ricerca, spiega:

Si riteneva che questi materiali ‘levitassero’ dagli strati più interni a causa dell’intensa pressione di ‘radiazione'”.

Analizzando la composizione di 89 nane bianche, i ricercatori hanno individuato ‘l’impronta’ di questi materiali pesanti che ne compongono l’atmosfera ed hanno concluso che si tratta dei residui fossili di antichi pianeti rocciosi. I dati indicano che circa un terzo di tutte le nane bianche analizzate sono contaminate da questi residui e che quindi molte delle stelle simili al Sole hanno avuto nel passato dei sistemi planetari composti anche da pianeti rocciosi:

“Possiamo definirla – ha proseguito Barstow – una sorta di archeologia celeste, nella quale stiamo studiando le ‘rovine’ di pianeti rocciosi in seguito alla distruzione della stella principale”.