Luna terra di conquista, per gli USA primo allunaggio in 50 anni con lander privato

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 3 Marzo 2024 - 08:50
Luna terra di conquista, per gliUSA primo allunaggio in 50 anni con lander privato

Foto archivio Ansa

Luna come terra di conquista: gli Stati Uniti portano a termine il primo allunaggio in 50 anni. Intuitive Machines è la prima azienda privata al mondo ad atterrare sulla luna con il suo lander Odysseus e fa la storia. Era dal dicembre 1972, con la missione Apollo 17 e gli astronauti Gene Cernan e Harrison Schmitt, che gli Stati Uniti non erano più tornati sul nostro satellite naturale.  

Il lander robotico a sei zampe senza equipaggio Odysseus è stato costruito e pilotato da Intuitive Machine, azienda statunitense con sede a Houston, Texas, e lanciato a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX dal Kennedy Space Center della NASA a Cape Canaveral, in Florida. Nonostante sia stato sviluppato nell’ambito del CLPS della NASA, il volo IM-1 di Odysseus è considerato una missione di Intuitive Machines.

La Missione dovrebbe fare da apripista ad una serie di altri piccoli lander che come Odysseus sono sviluppati per portare carico utile, come strumenti scientifici ed hardware, sulla luna a costi inferiori rispetto a quelli che sosterrebbe la NASA se progettasse e lanciasse direttamente i veicoli.

L’atterraggio morbido di Intuitive Machines è avvenuto vicino al cratere Malapert A al polo sud della luna ed è stato registrato intorno alle 18:23, Eastern Time, di giovedì 22 febbraio.

Altre due aziende puntavano ad acquisirsi il primato, poi conquistato da Intuitive Machines: la giapponese ispace e la statunitense Astrobotic Technology. La prima ha tentato, fallendo, un atterraggio morbido ad aprile 2023 nell’ambito della prima di due missioni del suo programma spaziale HAKUTO-R, il primo programma commerciale di esplorazione lunare al mondo.

La seconda ha lanciato la missione Peregrine a gennaio 2024, con a bordo l’omonimo lander, sviluppato nell’ambito del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, che avrebbe dovuto effettuare un atterraggio morbido sul suolo lunare. La missione, però, è fallita ancora prima di arrivare sulla luna a causa di una grave perdita di propellente registrata poco dopo la separazione dal lanciatore Vulcan, il vettore della United Launch Alliance (ULA) che proprio con quella missione compiva il suo lancio inaugurale.

Ulisse ha conquistato la luna, con queste parole l’amministratore della NASA Bill Nelson ha esultato quando la navicella ha toccato il suolo lunare.

Grande soddisfazione quella della NASA che ha a bordo del velivolo diversi strumenti scientifici e considera la missione un importante risultato utile per arrivare al suo obiettivo, che rimane quello di inviare una squadra di veicoli spaziali a pilotaggio commerciale in missioni di esplorazione scientifica sulla Luna in vista del previsto ritorno degli astronauti nel corso del decennio. Inoltre, accanto agli strumenti di ricerca della NASA, il lander ospita anche diversi strumenti di clienti commerciali.

Il veicolo spaziale, a circa 239.000 miglia (384.000 km) dalla Terra, ha richiesto un po’ di tempo, dopo un blackout radio previsto, per ristabilire le comunicazioni con la terra.  

Ad oggi sono solo quattro, oltre gli Stati Uniti, i Paesi atterrati sulla Luna: l’ex Unione Sovietica, la Cina, l’India e, più recentemente, il mese scorso, il Giappone. Gli Stati Uniti sono gli unici ad aver inviato esseri umani sulla superficie lunare. Numerosi, invece, i tentativi falliti. Tra i più recenti, quello della missione russa Luna 25 che si è schiantata sulla luna durante una manovra finalizzata a preparare un tentativo di atterraggio vicino al polo sud lunare. Si trattava della prima missione lunare della Russia da 47 anni.